Prosegue fino al 15 gennaio 2017, al Palazzo dei Principi di Correggio (RE), la personale del fotografo argentino Alejandro “Jano” Schmitt, ospitata nella Galleria Espositiva del Museo Il Correggio.
Il percorso di mostra vede una sessantina di fotografie in bianco e nero. Radicalmente opposto al “pittorialismo fotografico”, Schmitt offre una fotografia pura e senza interventi o manipolazioni, cogliendo nel dettaglio i lati più espressivi o empatici di contesti dove la luce e l’ombra sono le sole realtà a parlare. L’esposizione presenta, inoltre, una decina di opere pittoriche che rappresentano un’esternazione emozionale, una confessione del suo profondo. Si comprendono gli stati d’animo attraverso le tonalità, la terra, il fango, l’oro, l’argento e la tecnica assolutamente personale e camaleontica.
Jano Schmitt è nato a Rosario, in Argentina, nel 1960. Le sue opere hanno viaggiato con lui in quasi tutto il mondo: dall’Argentina al Nicaragua, El Salvador, Honduras, Guatemala, Mexico Belize e Panama, dove ha lavorato come reporter fotografico. Successivamente a Rosario, Buenos Aires, Bariloche, Miami, Los Angeles, New York, San Josè in Costa Rica e Patagonia. In Europa sono state innumerevoli le sue mostre: in Inghilterra, Germania, Francia, Svizzera e Spagna, ove ora risiede e lavora, fino ad avvicinarsi all’Italia e precisamente a Roma, Milano, Siena, Pescara e Correggio (RE).
La personale è visitabile fino al 15 gennaio 2017 presso Palazzo dei Principi (Museo Il Correggio, Corso Cavour 7, Correggio, Reggio Emilia) di sabato ore 15.30-18.30 e domenica ore 10.00-12.30 e 15.30-18.30; chiuso il giorno di Natale e il 31 dicembre, aperto il giorno di Santo Stefano ore 15.30-18.30, 1 e 6 gennaio ore 10.00-12.30 e 15.30-18.30, oppure su appuntamento.
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