Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea presenta, sabato 16 maggio alle ore 18.00, presso L’Ospitale di Rubiera (RE), “In ricordo di Lewis Baltz”, mostra collegata a Fotografia Europea.
Grande protagonista della fotografia americana ed esponente di spicco del gruppo dei “New Topographics”, Lewis Baltz partecipò per Linea di Confine a due indagini nel 1991 e nel 2000. Nel 1991 realizzò l’opera “Giochi di simulazione”, costituita da 13 frammenti d’immagine tratti da un’opera installata permanente nella Biblioteca Comunale di Scandiano. Realizzata a seguito di un gioco di simulazione organizzato a Scandiano dall’Univesità di Venezia su temi riguardanti lo sviluppo economico, la sostenibilità ambientale le politiche del welfare, proprio nei giorni in cui si teneva il laboratorio di fotografia, l’opera costituisce un’ulteriore riflessione dell’autore sulla rappresentabilità del reale attraverso la fotografia. Se concetti come “verità”, “verosimiglianza” e “credibilità” sono stati al centro del lavoro di Lewis Baltz negli anni Settanta e Ottanta, ora con il concetto di “simulazione”, che sulla scorta di Baudrillard significa fingere, mentire, ingannare, si aggiunge un altro tassello alla sua complessa opera. L’opera “Giochi di simulazione”, venne realizzata a seguito del “Laboratorio di Fotografia 4” che si tenne a Scandiano con la partecipazione di 25 giovani fotografi. La documentazione di quell’installazione, così innovativa per la fotografia italiana, e di alcuni lavori dei partecipanti è presentata nell’ambito della mostra per ricostruire un momento importante della storia di Linea di Confine e del percorso formativo di alcuni autori italiani. In mostra sarà anche esposta una copia del catalogo Giochi di simulazione, con un testo dello storico della fotografia Paolo Costantini all’epoca responsabile scientifico del progetto Linea di Confine, gli appunti scritti da Lewis Baltz per il testo del catalogo e il menabò della pubblicazione. Nel 1999, Lewis Baltz fu inviato a partecipare a un progetto collettivo d’indagine sulla Via Emilia insieme a Olivo Barbieri, Paola De Pietri, Guido Guidi, Walter Niedermyr e Franco Vaccari. In quell’occasione Lewis Baltz produsse un “road video” dal titolo “End To End”, della durata di circa 63 minuti, che riprendeva da un’auto il percorso della via Emilia dal ponte sul fiume Po da Piacenza a Rimini. Aree industriali, centri abitati, zone rurali, infrastrutture viarie si alternano in un viaggio ininterrotto, accompagnato dalla musica e dal parlato delle radio commerciali, che arriva, fra le insegne commerciali e il buio della notte, a Rimini. Un testo che racconta la storia sociale, economica e politica della regione scorre ininterrottamente dall’inizio del video fino alla fine, ricordando la storia del Novecento.
Domenica 17 maggio, dalle ore 17.00, Antonello Frongia presenterà il volume “Lewis Baltz. Scritti” (Johan & Levi Edizioni, Milano). Seguirà una tavola rotonda con Giorgio Falco, William Guerrieri, Guido Guidi, Stefano Graziani, Sabrina Ragucci, Silvana Turzio e Franco Vaccari. Conduce Antonello Frongia.
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