Viste le richieste pervenute da tanti fotografi che desiderano farsi portavoce del messaggio di LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) legato alla cura, alla prevenzione e al vivere sano, il termine ultimo per le iscrizioni alla prima edizione del Premio LILT per la Fotografia Contemporanea è stato posticipato al 20 maggio 2023.
Il concorso, promosso da LILT Associazione metropolitana di Bologna, è aperto a tutti i fotografi maggiorenni residenti in Italia, professionisti ed emergenti. Il regolamento completo e la scheda di partecipazione sono scaricabili dal sito ufficiale di LILT, che dedica al concorso un’apposita sezione: www.legatumoribologna.it/premio-lilt-per-fotografia-contemporanea. La partecipazione è gratuita.
Il tema scelto per la prima edizione del Premio è Metamorfosi, un concetto ampio e trasversale, che affonda le proprie radici in epoca antica, nella mitologia, nella religione, nella filosofia e nel sapere. Molto spesso il concetto di metamorfosi si è ampliato sino a coincidere con un innato ed ancestrale senso di mistero ed indeterminatezza che accompagna l’umano vivere ed è per questo che LILT, nella sua quotidiana lotta contro i tumori, ha scelto di affidare alla fotografia e al suo linguaggio una nuova narrazione sul tema della metamorfosi, intesa come atto di trasformazione in positivo, visione in grado di rispondere ai cambiamenti che la vita pone in essere e reazione ad essi.
«L’intento – spiega il presidente di LILT Bologna Francesco Rivelli – è quello di costruire un corpus di opere fotografiche capaci di edificare frammenti di memoria futuribile, il cui vocabolario è ormai universale. Sarà interessante scoprire nuovi parallelismi tra Scienza, Arte e Psiche. Noi medici affidiamo agli strumenti fotografici un ruolo importantissimo nella ricerca e nella clinica chirurgica, questa volta affidiamo ai fotografi un nuovo modo di fare ricerca…».
Ad ogni partecipante è richiesto l’invio di un portfolio di minimo 8 e massimo 10 immagini, unitamente ad un breve curriculum vitae. I progetti saranno valutati da una Giuria composta da Shobha (presidente della giuria – fotografa, vincitrice di due World Press Photo), Benedetta Donato (curatrice e critica di fotografia, specializzata in mostre e progetti editoriali), Massimo Mattioli (giornalista, vicedirettore di ArtsLife, saggista, critico e curatore), Loretta Secchi (UniBo, curatore responsabile del Museo Anteros, Istituto Ciechi F. Cavazza, Bologna) ed Enrico Stefanelli (direttore artistico di Photolux Festival, Lucca). La commissione giudicatrice sarà supportata da Anna Rosati (visual artist, fotografa e graphic designer) e da Azzurra Immediato (storica dell’arte e curatrice, art editor per diverse testate), alle quali è affidata la direzione artistica del Premio, unitamente a Francesco Rivelli, medico oncologo e presidente LILT Bologna.
In palio, materiale fotografico, una crociera di 5 giorni, la pubblicazione sul volume fotografico LILT dedicato al Premio, abbonamenti annuali a Segno, la rivista più longeva d'Italia, media partner del concorso, e ingressi gratuiti a Photolux Festival 2024.
I nomi dei vincitori saranno annunciati sul sito web di LILT Bologna – www.legatumoribologna.it – nel mese di giugno. La premiazione si terrà con cerimonia ufficiale il 6 dicembre 2023 a Bologna, alla presenza della giuria, degli sponsor e del pubblico con la consegna dei premi, la proiezione dei progetti vincitori e la presentazione del volume editoriale dedicato al Premio. In tale occasione sarà comunicata anche la data della mostra dedicata al Premio LILT e ai suoi vincitori.
La prevenzione oncologica, oggi più che mai, necessita di nuove strade per raggiungere una audience sempre più ampia. L’apporto di nuove energie e di nuovi canali di riflessione e ricerca sono, pertanto, fondamentali per generare nuovi campi di azione e originare nuovi risultati. Con questo progetto, LILT Bologna chiede ai fotografi italiani di farsi portavoce di un messaggio importante, ovvero che prevenire è vivere, in un momento storico in cui la fotografia è divenuta una sorta di esperanto, compresa da tutti e diffusa in maniera trasversale tra le generazioni.
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