In arrivo a Forlì la settima edizione di "Ibrida - Festival Internazionale delle Arti intermediali 2022", che traduce in proposta culturale e artistica – tra videoarte, performance art, installazioni interattive, dialoghi (anche con il critico d’arte Renato Barilli) e musica elettronica – il cambiamento epocale che stiamo vivendo.
«Il concetto di identità è da sempre un campo minato. Il confine tra mondo fisico e mondo digitale è ogni giorno più labile. Tutti noi abbiamo un'identità digitale per accedere ai servizi più disparati del nostro quotidiano. Prima di parlare di Metaverso sarebbe giusto chiedersi: come tutto ciò ha cambiato le nostre vite, in campo artistico e non solo? Dove ci porterà questa epocale transizione?»: Francesca Leoni e Davide Mastrangelo introducono le domande alla base della settima edizione di Ibrida - Festival Internazionale delle Arti Intermediali, che avrà per titolo-tema "Digital Identity" e che si svolgerà a Forlì dal 16 al 18 settembre 2022, negli spazi di EXATR, hub votato al contemporaneo situato nel centro storico della città (anteprima online giovedì 15 settembre).
«Ibrida Festival nasce nel 2015 allo scopo di indagare e divulgare le produzioni e le ricerche recenti nell’ambito della videoarte, accogliendo al suo interno anche la performance art e la musica elettronica abbinata alla sperimentazione sulle immagini» continuano gli ideatori e direttori artistici della manifestazione organizzata dall’associazione culturale Vertov Project. «Le Arti Intermediali, nomen omen, prevedono l’utilizzo di diversi media contemporaneamente (il video, l’installazione, la musica, la performance live), in un’ottica di ibridazione».
Alcune anticipazioni dal programma della settima edizione. Live: Silvia Cignoli, Salvatore Insana e Caterina Palazzi presenteranno il concerto audiovisivo "Your Favourite Hell", in prima nazionale, creato ad hoc su commissione di Ibrida Festival 2022. Il compositore elettronico Økapi (aka Filippo E. Paolini) proporrà "OTIS - Vertical Tales". È in programma anche "Soul Punx", con Konstantin Dellos (Lunakid) e le animazioni e interazioni video live di Igor Imhoff. Ogni sera, in chiusura, DJ set e visual a cura di Sonic Belligeranza, con DJ Balli e AcidZab.
Grande novità di questa edizione, un’intera sezione dedicata alle installazioni: per tutta la durata del Festival saranno liberamente fruibili opere create da Rino Stefano Tagliafierro (che presenterà "Peep Show Box", viaggio privato nel mondo dell’erotismo nella Storia dell’Arte), Francesca Fini (con l’opera multimediale in realtà aumentata "The reading, till the end of the world"), Francesca Lolli (che allestirà l’installazione immersiva "Tutte le volte che"), Francesco Selvi e Matteo Pini (con "Bertrando & Bernardo", installazione video ispirata ai mondi creati da Beckett e Ionesco) e Igor Imhoff (che tornerà a Ibrida con "Eyes #41", software che scansionerà in tempo reale i visitatori tramite un apposito sensore ad infrarossi, creando una suggestiva esperienza di virtual reality).
Proiezioni: saranno proposte decine opere di videoarte provenienti da tutto il mondo, in parte selezionate tramite una open call che ha visto l’arrivo di più di duecentocinquanta creazioni da ogni parte del globo. In programma, inoltre, sezioni tematiche (Video Performance, Segnali, Percezioni), un focus sul videoartista Marcantonio Lunardi curato da Silvia Grandi (con incontro live a introdurre le proiezioni) e "Videoart Yearbook": l’annuario della videoarte italiana a cura del DAMS dell’Università di Bologna con cui da quest’anno Ibrida Festival ha stretto una importante partnership sarà presente con una selezione video dall’ultima edizione della rassegna
Incontri pubblici: i critici d’arte Renato Barilli e Silvia Grandi presenteranno il progetto e la selezione video "Videoart Yearbook", Domenico Quaranta, uno dei maggiori esperti italiani in arti digitali, introdurrà il suo libro "Surfing with Satoshi. Arte, blockchain e NFT"; Bruno di Marino dialogherà con l’artista Francesca Fini sulla video arte e arte al femminile; Elena Giulia Rossi presenterà il suo recente saggio "Mind the Gap. La vita tra bioarte, arte ecologica e post internet"; per il terzo anno sarà proposto Art Magazine Talk, confronto tra le maggiori riviste di arte contemporanea italiana sulle trasformazioni del tempo che stiamo attraversando.
«Il pubblico sarà libero di muoversi negli spazi di EXATR tra proiezioni, istallazioni, incontri e spettacoli live», spiegano i direttori artistici. «Quest’anno allestiremo un vero e proprio villaggio intermediale con diverse installazioni interattive e non, un bar e un angolo food per i momenti di svago e confronto tra un live e l’altro. Ibrida Festival, da sempre, è anche un luogo di scambio, un salotto dove nascono idee e progetti, in cui il pubblico incontra gli artisti e dialoga con loro».
Ibrida Live: «Ibrida Festival ha subito e assimilato la violenza pandemica degli ultimi anni», concludono Francesca Leoni e Davide Mastrangelo. «A partire dal 2020 abbiamo realizzato una piattaforma web permanente, raggiungibile dalla pagina https://ibridafestival.it/ibrida-live/: si tratta di un contenitore/vetrina in divenire, in ascolto del mondo che cambia, che ospiterà in via esclusiva una parte dei contenuti del Festival. Nello specifico, per l’edizione 2022, saranno proposte sezioni monografiche dedicate al lavoro di Virgilio Villoresi, Gianluca Abbate e Silvia De Gennaro».
Il Festival è possibile anche grazie al sostegno del Comune di Forlì, della Regione Emilia-Romagna, della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e di Romagna Acque - Società delle Fonti S.p.A. Partner strategico: PubliOne.
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