Una retrospettiva per ricordare Daniela Sighicelli nella sua città natale. Il Comune di Rubiera promuove, dal 12 giugno al 17 luglio 2022, presso il Complesso monumentale de L’Ospitale (Via Fontana, 2), la mostra “Daniela Sighicelli – Scultrice”, a cura di Tiziana Giordano.
L’esposizione verrà inaugurata domenica 12 giugno alle ore 17.30, alla presenza di Emanuele Cavallaro (Sindaco del Comune di Rubiera), Rita Boni (Assessore alla Cultura del Comune di Rubiera), Tiziana Giordano (curatrice) e Claudia Sighicelli in rappresentanza della famiglia.
Fortemente voluta dall’Amministrazione comunale e dalla famiglia dell’artista, prematuramente scomparsa nel 2018, la mostra ripercorre la sua vicenda artistica attraverso una cinquantina di opere tra sculture e disegni, realizzati a partire dagli anni Ottanta.
«Ammirando le numerosissime opere presenti nell’abitazione di Daniela – scrive Tiziana Giordano – emerge chiara e forte la sua personalità, la devozione che giorno dopo giorno ha dedicato alla scultura, la necessità di non ripudiare la propria matrice culturale e soprattutto le sue radici, dalle quali può emergere un’immagine autentica come la sua. Le opere sono in ogni angolo della casa, nello studio, ma anche in camera da letto, in cucina, sui gradini delle scale, come a voler testimoniare che la scultura non abbandonasse mai il suo pensiero, per Daniela non esisteva una differenza tra arte e vita, lavoro e quotidiano, erano un tutt’uno inscindibile. Una donna che, lo si comprende chiaramente nella sua dimora, ha vissuto la sua avventura di scultrice come modo di esistere, con un entusiasmo illimitato e una volontà strenua, artigiana, di fare, di costruire, di plasmare».
L’artista si esprimeva con la terracotta, il bronzo, a volte il gesso, ma i suoi materiali d’elezione erano la pietra e il marmo, materiale con il quale è realizzata anche la scultura intitolata “La pace”, attualmente collocata nel cortile interno di Palazzo Sacrati a Rubiera e realizzata nel 1981 dall’artista nella piazza del paese, davanti agli occhi incuriositi dei passanti.
Tra i suoi temi prediletti si segnalano il corpo e la figura umana, prevalentemente femminile, ma anche il mondo animale, secondo un sentimento panico della natura che precorre tematiche di grande attualità.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo edito da Litostampa La Rapida con un testo di Tiziana Giordano, una poetica dell’artista, una testimonianza della sorella Claudia e le fotografie delle opere scattate da Vilma Bulla nella casa dell’artista e nella dimora di paterna.
Daniela Sighicelli nasce a Rubiera (RE) il 7 marzo 1953. La sua formazione inizia a Reggio Emilia nel 1970, quando si diploma Maestra d’arte ceramica all’Istituto “G. Chierici” e nel 1971 si specializza in Grafica pubblicitaria all’Istituto A. Panizzi. Prosegue a Carrara tra il 1978 e il 1979, dove acquisisce la qualifica di Esperta del marmo per scultura e smodellatura e la maturità presso il Liceo artistico, e nel 1983 consegue la licenza del quadriennio di scultura, ottenuta all’Accademia di Belle Arti di Carrara con il massimo dei voti e la lode. Agli studi, sempre in questi anni, accompagna la frequentazione assidua di laboratori artigianali di scultura e fonderia, presso importanti artisti e artigiani locali. Significativa anche la sua esperienza come insegnante: prende avvio negli anni Ottanta a Carrara dove conduce stages come esperta ceramista, grazie alla sua attività di disegnatrice ceramista e tecnico degli smalti, svolta in diverse ditte del territorio reggiano-modenese; poi continua con la cattedra di Discipline plastiche presso l’Istituto d’arte di Volterra e l’Istituto d’arte “G. Chierici” di Reggio Emilia. Numerose mostre e simposi internazionali di scultura hanno raccolto le opere dell’artista e ancora oggi spazi pubblici accolgono le creazioni che ha donato alla comunità. Daniela Sighicelli muore a Carrara nel luglio del 2018. |