La Galleria San Francesco di Reggio Emilia presenta, dal 1 febbraio al 1 marzo 2020, "Sentinella, a che punto è la notte?", doppia personale di Norberto Riccò e Francesca Tosi, a cura di Michele Medici.
Il giorno appena trascorso è privo di peso, nessun rimorso, rimpianto, angoscia, ed è piacevole immergersi profondamente nella notte. Una voce grida interrompendo questa immobilità palpabile: Sentinella, dimmi, quanto resta della notte?. È l’universale metafora della condizione umana, con tante domande che non trovano risposta. Così è pure nell’arte. E allora chiediamo a gran voce “cos’ è l’arte?“. Sentinella, l’artista, ha due sole certezze: che è ancora notte e che l’alba arriverà. La sua anima è protesa verso l’aurora, ma è ben consapevole che la notte è la notte e che quella domanda resterà senza risposta. Anzi, la risposta è nella reiterazione della domanda, nel continuare a sentire quella voce che chiede incessante “a che punto è la notte? a che punto è l’arte?“; e domanda e risposta divengono un tutt’uno che si erge a monito contro i falsi profeti.
Tosi e Riccò amano il proprio tempo e il proprio lavoro, dialogano con chi chiede in cerca di risposte, senza rispondere. Non tradiscono la verità della notte offrendo certezze sul tempo del giorno che lor stessi ignorano. Fedeli, sulla propria torre, quotidianamente indagano negli orizzonti dell’animo umano senza stancarsi mai di interrogare, per scoprire alla fine un senso, o almeno, avvicinarsi.
Tosi e Riccò sono le sentinelle di questa mostra; sono Damiel e Cassiel de “Il cielo sopra Berlino, sicuri, entrambi che “il tempo guarirà tutto“ e che per “vivere basta uno sguardo“.
«Sentinella, a che punto è la notte? – scrive il curatore – è il titolo di un brano di Francesco Guccini del 1983, nonché il titolo scelto per questa mostra. Il menestrello di Modena, nella sua canzone, ci parla di una notte quieta come quella evocata dai nostri due artisti: Francesca Tosi e Norberto Riccò. La sera di Francesca è però popolata da presenze che s’animano, prendono vita. Ora, se volessimo fare un gioco, potremmo riversare le vivissime e contemporanee presenze di pietra della Tosi nei placidi notturni di Riccò. Sconfinamenti, contaminazioni: l’arte è anche questo. Mentre stupita la sentinella starebbe a guardare le pietre parlare, sentinella a cui chiedere conto di ciò che è notturno in una sarabanda jazzistica, nella quale le notti si stendono placide».
Inaugurazione: sabato 1 febbraio 2020, ore 17.00. L'esposizione sarà visitabile tutti i pomeriggi con orario 16.00-19.30, chiuso lunedì e giovedì. Ingresso libero.
Nel corso della mostra si terrà “Arte e Poesia”, appuntamenti di lettura di poesie. Sabato 15 febbraio, alle ore 17.00, è inoltre in programma “Versi Sacri”, a cura di Giovanni Laurent Cossu.
Per informazioni: www.galleriasanfrancesco.com.