Nell'ambito della mostra “
Gradazioni di luce. Geografie di sguardi tra storia e contemporaneità”, in programma fino al 19 gennaio 2020 presso la Fondazione Dino Zoli di Forlì, sabato 14 dicembre 2019, alle ore 18.00, si terrà una conversazione aperta al pubblico con gli artisti Alessandra Baldoni e Luca Gilli.
Un viaggio attraverso le voci dei protagonisti del progetto fotografico, che permetterà di entrare nei luoghi ritratti analizzandoli attraverso i tratti storico artistici, la poetica degli autori e i dettagli tecnici dei cantieri illuministici della DZ Engineering.
La seconda tappa vedrà un percorso fra il Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna, la Sinagoga di Pisa e il Mapei Stadium di Reggio Emilia attraverso gli scatti di Alessandra Baldoni e Luca Gilli.
Alessandra Baldoni, a partire da dettagli di luoghi carichi di spiritualità, crea dittici e trittici che, grazie ad accostamenti inaspettati e poetici, danno vita a piccole storie simili a rime visive sospese tra mistero e incanto. Le sue sequenze fotografiche sono come piccole mappe ramificate capaci di far riudire la voce del sacro, sono carte per osservare la bellezza che fa rimare il mondo.
Le immagini di Luca Gilli trasfigurano lo spazio del Mapei Stadium senza tradirlo. Egli lo osserva e ce lo mostra quando le folle dei tifosi sono scomparse e “lui” – quasi fosse una persona – si può rivelare allo sguardo nei suoi aspetti più segreti e nascosti. Segreti che l’autore non rivela, ma che suggerisce sottovoce, con discrezione, agendo per sottrazione, con lievità, sino a dare al vuoto il primato all’interno dell’immagine.
Alessandra Baldoni, 1976, Perugia (Umbria). Vive e lavora a Magione (Perugia). Fotografa dal 2000 e ha esposto in numerose mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero. Tra le sue mostre personali più recenti: nel 2019: Atlas, a cura di Gigliola Foschi, Red Lab Gallery, Milano; Senza polvere senza peso, Laboratorio di cultura fotografica, Città della Pieve (Perugia); 2018: Atlas, a cura di S. Raffaghello, Berlino, SR Contemporary Art, Berlin. Da anni tiene seminari e workshop sul rapporto tra fotografia e letteratura nelle scuole e nelle università. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private (dal Museo Macro di Roma, alla Foundation Charles Donwai pour l’Art Contemporain di Abidjan).
Luca Gilli, 1965, Reggio Emilia. Vive e lavora a Cavriago (Reggio Emilia - Emilia Romagna). Le sue opere fanno parte di numerose collezioni pubbliche e private (Bibliothèque Nationale de France, l’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts, entrambe di Parigi; Musée de la Photographie di Charleroi; Kunstbibliothek di Berlino; Musée d’Art Moderne et Contemporain di Strasburgo; Musée Réattu di Arles; Thessaloniki Museum of Photography di Salonicco; Galleria Civica di Modena, etc.). Tra le esposizioni personali più recenti: Di/Stanze (2018) al Museo Diocesano di Milano.
La mostra, curata da Gigliola Foschi e Nadia Stefanel, è aperta al pubblico da martedì a giovedì ore 9.30-12.30, da venerdì a domenica ore 9.30-12.30 e 16.30-19.30, chiuso lunedì e festivi. Ingresso libero.
Per informazioni: DZ Engineering (tel. +39 0543 1917350, www.dz-e.com); Fondazione Dino Zoli (tel. +39 0543 755770,
info@fondazionedinozoli.com,
www.fondazionedinozoli.com).