Ambientato in una Palermo difficile, è un racconto che fonde la dimensione individuale con quella sociale per una storia emblematica sulla volontà di riscatto. A Brancaccio, periferia degradata, l’unico modo per difendersi dalla ferocia del quartiere è la famiglia. Ma le famiglie, si sa, sono infelici per definizione e così quella di Rosario. Su questo equilibrio precario piomba la scure dei servizi sociali: Maria finisce in una clinica per disturbi alimentari, Rosario in una casa-famiglia. Ispirato dalle sue letture clandestine, il ragazzo diventa così una sorta di Oliver Twist, in lotta contro una legge folle che, nel nome dei diritti dei minori, recide i legami e separa le persone dagli affetti più cari. Nella sua guerra al malaffare che gira intorno ai servizi sociali e nel tentativo di ricongiungersi alla madre, il protagonista però nulla potrà contro le estreme conseguenze di una sentenza definitiva. Fortuna che c’è Anna, ragazza di poche parole, misteriosa e magnetica, a donare a Rosario la luce di una rivelazione: esiste un solo veleno contro la morte ed è l’amore.
“Il libro - spiega Levantino - è un sequel del primo romanzo ma può essere letto indipendentemente. Non intendo scrivere una saga su Rosario, ma sono davvero molto affezionato a questo adolescente di Brancaccio con il quale condivido l’amore per la mitologia e per il mare e il cui flusso di coscienza e di ragionamento è piuttosto simile al mio. In questi anni, confesso, ho scritto altri romanzi con altri protagonisti ma sono sempre rimasti nel cassetto perché non mi hanno mai convinto molto per via della retorica cui, a causa della loro debolezza, mi costringevo a ricorrere. Se una storia è debole o un personaggio non funziona del tutto, lo scrittore si ritrova a utilizzare molti artifici che non sono, invece, necessari quando un personaggio come Rosario fa tutto da solo”.
Una storia potente, così come potente è, sin dal suo suono, il titolo “Cuorebomba”. “Il titolo – dice Levantino - è tratto da un tema che Rosario scrive alla fine della storia e che gli costerà la bocciatura. Un tema in cui, lanciandosi in un’analisi della natura umana, Rosario divide le persone in cuorisecchi e cuoribomba: i primi sono quelli che traggono forza, sicurezza e successo da chi è debole, gli altri sono quelli - come sua madre e come lui stesso - ultrasensibili che vivono le emozioni in modo esplosivo, fino a esserne anche ammazzati”.
L’evento si svolgerà in collaborazione con la Storica Libreria del Teatro di Reggio Emilia (Via Crispi 6).
Per informazioni: tel. 0522 580143,
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Dario Levantino è nato a Palermo nel 1986. Laureato in Lettere e filosofia nella sua città, oggi è un insegnante di Lettere in un Liceo Linguistico di Monza. “Cuorebomba” è il suo secondo romanzo. La sua opera d’esordio, “Di niente e di nessuno” (Fazi Editore, 2018), ha vinto il Premio Biblioteche di Roma, il Premio Subiaco Città del Libro e il Premio Leggo Quindi Sono.