Alla Galleria Reggio Arte ReArt (Viale Umberto I, 42/B – Reggio Emilia), tre artisti affrontano il tema del tempo, tra epifanie, visioni, rimandi mitologici e riflessioni sulla caducità della vita. Curata da Giuseppe Berti con opere di Antonio Caputo, Giorgio Ferretti, Michael Peddio, l’esposizione, intitolata “Chronos”, sarà inaugurata sabato 30 novembre alle ore 17. 30.
Il percorso della mostra comprende una trentina di opere, molte delle quali inedite. «Pur frequentando differenti territori formali – scrive il curatore – i tre artisti condividono il piacere di farsi sedurre dalla pittura grazie ad una vivace e inquieta curiosità dello sguardo; che li porta ad agire su una mobile frontiera di emozioni e di sensazioni in cui figure, cose e “paesaggi” oscillano tra rêverie e realismo, quest’ultimo però insidiato da forti sensi di straniamento».
Fulcro della ricerca pittorica di Antonio Caputo è la figura umana, delineata con minuziosa precisione e segno tagliente a partire da una tavolozza cromatica caratterizzata da colori freddi e metallici che si stagliano netti su un fondo monocromo di livido azzurro crepuscolare.
Colori notturni ed inquieti impregnano le tele di Giorgio Ferretti, abitate da soldi corpi di donne che, pur sfidando l’osservatore attraverso la loro nuda bellezza, sembrano sottrarsi al facile stereotipo del glamour, dello charme ammiccante e cedevole.
Di colori luminosi ed accesi si avvale, invece, Michael Peddio che, attraverso una pittura densa e stratificata, fa emergere i profili di animali preistorici. La memoria corre, allora, al fascino immortale delle pitture rupestri, dalle grotte di Lascaux alle rocce di Tassili-n-Ajjer, nel Sahara centrale.
Antonio Caputo nasce a Lamezia Terme nel 1976. Nel 1995 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Urbino con una tesi su Omar Galliani. Insieme a Bruno D’Arcevia (esponente degli Anacronisti e caposcuola della Nuova Maniera Italiana), realizza diversi affreschi e pale d’altare. Vincitore del bando “Atelier d’Artista”, istituito dal Comune di Lamezia Terme, nel 2011 ottiene uno studio nello storico Palazzo delle Arti Panariti. Tra le recenti mostre si segnalano la “Biennale d’Arte di Verona” (Verona, 2014, selezione di Vittorio Sgarbi), la collettiva allestita all’interno del Palazzo Ducale di Rivalta (Reggio Emilia, 2018) e la bi-personale con Cetti Tumminia “Di-segno in-segno” (Spazio Culturale Madonna del Corso, Maranello, 2019).
Giorgio Ferretti nasce a Reggio Emilia nel 1971. Parallelamente alla laurea in Ingegneria, coltiva la passione per il disegno e per la pittura, ereditata dal padre. Dal 1996 al 1999 segue un corso avanzato di tecniche pittoriche. Tra le principali esposizioni, si segnalano le personali “Neonatalia” (Galleria D’arte 18, Bologna, 2007, a cura di Francesca Baboni), “Weiblich” (Il Vizietto, Sassuolo, Modena, 2010), “Hesperus” (Galleria Reggio Arte ReArt, Reggio Emilia, 2018, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei). È risultato tra i finalisti del “Premio Arte Mondadori” nel 2002, 2005, 2011 e del “Reart Prize Palazzo Ducale 2019”. Con la Galleria Reggio Arte ReArt partecipa ad “Arte Padova” (2018) e “Arte Parma” (2019). Vive e lavora a Reggio Emilia.
Michael Peddio, nato a Reggio Emilia nel 1974, eredita la passione per l’arte dal padre Riccardo. Poco più che trentenne, incontra il pittore macchiaiolo Teobaldo Cattini, che gli apre le porte della pittura. Nel 2012 conosce l’artista Barbara Nicoletto, sua attuale compagna, con la quale gestiste la Galleria Reggio Arte ReArt. Tra le principali esposizioni si segnalano “Le mers e le mond lontains” (Sala Civica, Campegine, 2015), “Il Museo in Vetrina” (Ca’ dei Carraresi, Treviso, 2016) e “500 Leonardo Forever – Cinquecentenario su Leonardo” (Tecnopolo, Reggio Emilia, 2019). Con la Galleria Reggio Arte ReArt partecipa ad “Arte Padova” (2018) e “Arte Parma” (2019). Vive e lavora a Reggio Emilia. |