Il Castello di Montechiarugolo (PR) ospita, dal 14 settembre al 17 novembre 2019, la mostra "Avvistamenti", con opere di Mirta Carroli, Danilo Cassano, Candida Ferrari, Graziano Pompili, Alberto Timossi, Alberto Vettori.
Quale significato ha oggi un castello? Le sue origini, i vari passaggi storici, la sua bellezza immutata e la sua ubicazione affacciata su un paesaggio privo di scempi contemporanei lo fanno un baluardo a simbolo di se stesso. Del castello affascina questa idea di difesa ad oltranza, quasi a respingere oltre le mura l’ignoranza dei tempi. Tuttavia questo luogo, intriso di astrazione, rimane affacciato con uno “sguardo sul mondo”, in attesa di nuove memorie e nuove categorie di relazioni. Opere d’arte contemporanea dentro e fuori le mura. Da luogo di avvistamento per la sua particolare ubicazione, il castello di Montechiarugolo si offre a divenire il fertile teatro di nuovi legami espressivi, luogo di accoglienza poetica. Come una perfetta macchina del tempo, ergendosi su una lieve altura, il fortilizio domina il territorio circostante, un territorio quasi immutato e sostenuto da magici equilibri, ritmati dalla stagionalità e dal rispetto del patrimonio naturale organizzato con sapienza. Con l’allestimento di opere artistiche contemporanee il castello abbandona la sua antica e desueta funzione architettonica, rivelando inattese attitudini, divenendo sentinella di un “nuovo tempo”. “Avvistamenti” dunque: perlustrare sulle funzioni, guardare lontano, scorgere nella penombra, misurare lo spazio in rapporto ad una visione prolungata. La presenza di sculture e di opere pittoriche nei vari spazi esterni ed interni del castello (dai fossati ai giardini, dalle logge alla biblioteca) propone una diversa narrazione, costruita su accordi o disaccordi, assonanze o dissonanze dovute alla distanza temporale. I segni, i linguaggi, le forme delle opere si intersecano, dialoganti tra loro, ma dialoganti soprattutto con i materiali, i volumi e le architetture del passato. Trame di segni proliferano e si rincorrono lungo gli ambienti: trasparenze luminose che trovano respiro e sostanza… (Ferrari C.); epiche evocazioni metalliche di figure o racconti mitologici… (Cassano D.); tempo che ritorna in sedimentazioni contrastanti, equilibrio che si nutre di riflessioni e accostamenti… (Carroli M.); torsioni e tensioni, violento accordo che oltraggia nel colore nuovi accadimenti… (Timossi A.); icona del riparo, nitido segno poetico, volume e storia dell’uomo… (Pompili G.); passaggi e graffiti di memoria, strati evocanti sottese spiritualità di attimi… (Vettori A.). Dalla diversità delle forme, dall’antitesi materica del ferro o della carta, dalla contrapposizione tra i colori più accesi e le tenui trasparenze scaturisce il percorso della visione, che si rafforza nelle riflettenze e nelle relazioni semantiche.
Il progetto nasce dalla disponibilità e dalla sensibilità culturale della Famiglia Marchi, da sempre attenta a valorizzare il meraviglioso castello con proposte letterarie, storiche, artistiche e dall’ideazione dell’artista Alberto Vettori, presente nell’allestimento con Mirta Carroli, Danilo Cassano, Candida Ferrari, Graziano Pompili, Alberto Timossi. I Comuni di Montechiarugolo, Neviano Degli Arduini, Parma hanno dato il proprio patrocinio; l’associazione “Amiamolenza” sostiene l’iniziativa. Nella giornata inaugurale, sabato 14 settembre, alle ore 16.30, si svolgerà un incontro di presentazione con tre relatori: Lucia Fornari Schianchi, Tullio Masoni e Luca Trentadue. La visione della mostra ientrerà nei percorsi di visite guidate del Castello. Visite guidate: sabato, domenica e festivi ore 10-11-12 e 15-16-17-18. Sabato 28 settembre il castello rimarrà chiuso per un evento privato. Per eventuali appuntamenti o aperture straordinarie contattare: +39 338 3187911. Facebook: @castellomontechiarugolo. Email: info@castellodimontechiarugolo.it. |