Il tessuto è il protagonista di questa conversazione e verrà visto come medium artistico, come elemento decorativo nel design e come prodotto commerciale rispettivamente dall’artista Claudia Losi, nella cui ricerca ricorre frequentemente l’uso del tessuto, dall’Architetto Saverio Calia, imprenditore e direttore artistico e creativo di Calia Italia, e da Monica Zoli, socia e responsabile commerciale di Dino Zoli Textile. A moderare la serata sarà Nadia Stefanel, direttore della Fondazione Dino Zoli.
L’intervento di Claudia Losi, piacentina classe 1971, s’intitola “Tessere narrazioni. Progettualità e immaginari condivisi” in riferimento alla poetica dell’artista, caratterizzata dal desiderio di costruire nuovi immaginari a partire dall’esistente, grazie ad un fitto lavoro di trame e intrecci, di storie personali ed esperienze collettive. Nel corso della relazione sarà illustrato, in particolare, un progetto realizzato nel 2016 per Marina Rinaldi in occasione della settimana della moda milanese: una corolla di strisce di cotone con la trascrizione di centinaia di frasi giunte da ogni parte del mondo in riposta alla domanda lanciata dall’artista – “What My Shape Says” (Cosa dice la mia forma) – ma anche una più ampia riflessione su ciò che le donne pensano del proprio corpo.
L’Architetto Saverio Calia illustrerà il caso di Calia Italia, azienda materana leader nella produzione di divani e poltrone in pelle e tessuto, che dal 1986, grazie al “Centro Studi Calia”, ha chiamato a sé designer, architetti e tecnici, puntando sul design, l’innovazione e la ricerca. “Calia Cultura” è la sezione di Calia Italia a sostegno dell’arte, della ricerca scientifica e dell’impegno sociale che dal 1990 favorisce lo sviluppo economico del territorio, la crescita sociale e culturale, avvicinando la comunità locale all’arte, comunicando valori, mettendo a disposizione competenze e risorse.
Monica Zoli, infine, si farà portavoce della visione strategica e della predisposizione per l’innovazione tecnologica e stilistica che hanno portato Dino Zoli Textile ad operare con successo sul mercato italiano ed internazionale. Il tessuto, prodotto commerciale per l’azienda forlivese, verrà presentato come elemento in continua evoluzione come lo sono i mercati, le culture e le persone di cui sono espressione. Dino Zoli Textile sostiene sia direttamente che in collaborazione con la Fondazione Dino Zoli progetti legati alla scuola, al sociale e all’arte, come la mostra “È QUI. Un percorso fra luoghi, persone e arte”.
Dei progetti artistici sostenuti dalla Dino Zoli Textile si racconta nel numero zero dell’Art Book “Dell’Arte e delle Trame” che sarà presentato ufficialmente in questa occasione.
Al termine del talk sarà possibile visitare la mostra “È QUI. Un percorso fra luoghi, persone e arte”, curata da Nadia Stefanel e Vanna Romualdi, con il coordinamento di Laura Giovannardi, Tiziana Abretti e Cristina Guardigli, nell’ambito del programma “Who’s next”. Un progetto dedicato all’abitare, nato dall’incontro tra gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, i ragazzi delle cooperative sociali “La Fraternità” (all’interno del Progetto Recooper) e “Arca di Noè” di Bologna e i tessuti della Dino Zoli Textile. Attraverso un’esperienza immersiva ed emozionale, fatta di suoni e colori, il visitatore è condotto alla scoperta delle 29 sedute originali della collezione “Jointly”, realizzate dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna a partire dai racconti dei ragazzi delle cooperative sociali.
La mostra è aperta al pubblico fino al 9 giugno 2019, da martedì a giovedì ore 9.30-12.30, da venerdì a domenica ore 9.30-12.30 e 16.00-19.00, chiuso lunedì e festivi. Ingresso libero. Per informazioni: tel. +39 0543 755770,
info@fondazionedinozoli.com,
www.fondazionedinozoli.com.