Scrive l'artista: «Intonazioni è il titolo di questa mostra dedicata al femminile e di contorno al paesaggio. Il femminile ha tante valenze, più o meno nobili, più o meno dignitose. Dalla volgarità, malizia, seduzione, semplice civetteria, utilizzo del potere del corpo, grettezza più assoluta, alla sublime condizione di generatrici di vita, purezza, castità dell’anima, dono di sé, grembo della creazione. Ogni realtà, ogni rifrazione di luce o di buio abita in noi, sta in ciò che ci appare più bello, più desiderabile, celebrare il nostro matrimonio. Ho sempre lottato e inseguito, con battaglie stremanti contro i miei demoni, la via della purezza, della bellezza del buono, del candore, del rispetto e soprattutto della tutela di ciò che di più delicato e fragile, del non indurre in tentazione, della consegna del potere, della consegna di sé. Non dico di esserci sempre riuscita o riuscirci, ma senza alcun dubbio questa è la mia tensione, il mio desiderio maturato nel tempo e nello scenario delle brutture e delle bellezze alle quali ho assistito nel corso della mia vita. Oggi, dalla piccola conquista di un pezzettino di paradiso interiore, per successi ottenuti, per strade inenarrabili, che mi conducono “oltre”... approdo con queste visioni in quel luogo..., ove esistono solo “Intonazioni”…. Nasce così questa piccola mostra, che celebra il mio matrimonio con la vita, o meglio col dare la vita oltre me stessa. Con grande sorpresa, le donne che mi appaiono e mi prendono per mano, sono figure femminili che mi abitano e raccontano sentimenti, sensazioni ed emozioni che fanno parte di me, della mia anima, che ha camminato in cerca di un luogo in cui riposare dalle fatiche stremanti della vita».
Scrive il curatore:
«I quadri di Maria Paola mettono di fronte agli occhi, con la forza di inattese illuminazioni,
la natura e la sua confusione, come una sosta prolungata e creativa (un vero e proprio
dimorare/abitare), dove attraverso l’esercizio della pazienza dell’arte che si nutre di Tempo vissuto e insieme immaginato, è possibile prendere casa in quello specchio, quasi fatato, che definisce in maniera ineluttabile il confine impossibile tra le parole e le cose, il segno (e quindi anche il di-segno) e la sostanza del Mondo. Le sue opere sono scatole magiche che lasciano passare un filo di luce e in questo passaggio, che via via si dirama in spazi sempre più ampi, conducono letteralmente a
rin-tracciare (cioè anche a “tracciare di nuovo”) il senso più originario di ogni rappresentazione, mostrando la profondità di ogni superficie e in quella che ci appare come una
confusione della natura, la necessaria trasfigurazione e metamorfosi continua tra elementi umani e naturali, che nella dolcezza del tratto e nella sapienza della composizione, arrivano a
intonare un canto, dove al posto delle note e della musica ci sono i colori, in quella che in alcuni esiti mi pare una sinfonia orchestrale, oppure una sonata per quartetto, o ancora una partita per violino solo, che dialoga con l’energia primordiale e arcana di un Caos in attesa di trovare il suo principio ordinatore, la sua più compiuta realizzazione, che alla fine si scopre come la chiave di un Immaginario, lo spazio di un’
avventura per i nostri occhi stanchi, oggi più che mai a caccia di stupore, di meraviglia, di riconciliazione autentica con le asprezze e le punte acuminate o indifferenti di un’esistenza che giorno dopo giorno pare svuotarsi di senso e riempirsi di niente, che non sia effimero, calcolabile e in fretta consumabile
».
La personale sarà visitabile fino al 16 giungo 2019, di venerdì, sabato e domenica con orario 16.00-19.00, oppure su appuntamento (cell. 348 7289978). Per informazioni: tel. 0522 610204,
biblioteca@comune.castelnovo-nemonti.re.it.