SpazioArte Prospettiva16 di Boretto (RE) presenta, dal 13 ottobre al 4 novembre 2018, "Cucire il teatro", costumi e scenografie di Artemio Cabassi. All'esposizione, che sarà inaugurata sabato 13 ottobre alle ore 17.30, sarà presente il celebre couturier per parlare di sé e dei suoi lavori.
In galleria sarà inoltre disponibile il catalogo con il saggio di Marco Cagnolati e i testi di Andrea Merli e Antonio Artoni, oltre alle immagini inedite di costumi e scenografie realizzati dall'artista.
Artemio Cabassi studia scenografia e pittura all'Istituto d'Arte Paolo Toschi di Parma. Si diploma Maestro d'Arte per poi dedicarsi alla moda. Apre il suo primo Atelier a Parma nel 1968, al quale seguono altri sei atelier e due boutique (sposa e sera, alta moda). Le clienti più significative per il suo lavoro di costumista sono cantanti liriche: Magda Olivero, Katia Ricciarelli (per cui esegue bellissimi abiti per concerti e l'abito da sposa), Sonia Ganassi, Fiorenza Cedolins, Christa Ludwig e Daniela Dessi. Con la Ricciarelli in particolare, inizia una fulgida carriera di costumista, all' attivo 40 titoli d'opera e 15 d'operetta. Lavora per il teatro Regio di Parma, il Comune di Bologna, il teatro municipale Romolo Valli di Reggio Emilia, il teatro San Carlo di Napoli, il teatro Arena di Verona, il teatro Filarmonico di Verona, in alcuni teatri in Corea, in Svizzera e a Montecarlo. Negli ultimi anni attiva un’intensa collaborazione con il teatro municipale di Piacenza e con il teatro municipale Romolo Valli, qui mette in scena ben 10 titoli di operetta con la Compagnia di Corrado Abbati. Con il Maestro Stefano Giaroli nasce una grande amicizia e una duratura collaborazione come costumista, scenografo e regista in opere e operetta. Lavora con i registi Lamberto Puggelli, Beppe de Tomasi, Riccardo Canessa, Pierfrancesco Maestrini, Renato Bonaiuto, Salvo Piro, Vittorio Sgarbi e cantanti quali Luciano Pavarotti, Andrea Bocelli, Leo Nucci, Katia Ricciarelli, Fiorenza Cedolins, Giuseppe Sabbatini, Sonia Ganassi, Daniela Dessì, Renato Bruson e Paola Sanguinetti. Collabora con Leo Nucci, prima come cantante, poi suo costumista nelle regie che il grande baritono mette in scena nell'opera laboratorio voluta dalla Dottoressa Cristina Ferrari, direttore artistico del teatro municipale di Piacenza, alla quale deve molto della sua carriera. Realizza con grande successo i costumi delle opere: Elisir d'amore, L'amico Fritz, Il ballo in maschera, Simon Boccanegra. Nel dicembre 2018 ridisegnerà la Traviata di Giuseppe Verdi con un allestimento stile anni '50. Lavora con grandi direttori d'orchestra: Giorgio Morandi, Daniel Oren, Donato Renzetti, Stefano Ranzani e in particolare con il Maestro Daniele Callegari. Scrive Marco Cagnolati: «Artemio Cabassi è un costumista di spessore che ha compreso che il suo lavoro ha a che fare con l’atto che muore nello stesso momento in cui si compie; con la perdita e l’illogicità di un luogo, di un tempo, con l’irripetibilità della Storia che si evolve o si involve a teatro, ogni sera, in maniera diversa. Ringraziamo con un grande plauso questo “angelo del dietro le quinte”, la cui presenza si respira sul palco attraverso i suoi costumi, divenendo un costante punto di riferimento per gli attori e per gli spettatori». La mostra sarà visitabile fino al 4 novembre 2018, sabato ore 16.00-19.00, domenica ore 10.00-12.00 e 16.00-19.00. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 333 8494623 (Gian Luca Nizzoli), 335 8376777 (Antonio Artoni), 348 4428586 (Ettore Alberani), 0522 964234 (Henry Guatteri), 333 7991056 (Sara Giuberti), 339 6016043 (Domenico Bergamini), prospettiva16@virgilio.it, www.facebook.com/prospettiva16. Mappa: https://goo.gl/maps/JuPM4Pk1Q4L2. |