Sabato 12 maggio, alle ore 18, presso la Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia (Via Sessi, 1/F), si terrà una performance musicale con sound brasiliani e bossa nova del trio composto dal cantautore Caio Chagas, dalla cantante Elizangela Torricelli e dal chitarrista Claudio Tuma.
Il concerto è un modo per festeggiare insieme gli straordinari risultati ottenuti con la raccolta fondi e giocattoli in favore di A.G.E.O.P. Ricerca Onlus, un’associazione che da oltre trent’anni accoglie ed assiste bambini e ragazzi malati di tumore e le loro famiglie, finanziando la ricerca scientifica nella lotta al cancro infantile.
L’evento è parte di “Musicali Domestici”, rassegna di concerti privati ospitati in spazi non istituzionali della città, nata da un’idea di Francesca Codeluppi, Giovanna Mambrini, Elena Bertacchini e Elena Boni. Un salotto, un cortile, un giardino, una galleria d’arte: la musica e i musicisti escono dai teatri e dai circuiti convenzionali, avvicinandosi all’ascoltatore nella sua dimensione più privata e personale. Musica da camera, come alle origini, riservata ad un pubblico intimo per instaurare un rapporto esclusivo con le performance e con le implicazioni emozionali che ne derivano spontaneamente.
Nell’ambito dell’iniziativa “Insieme possiamo! Raccolta fondi e giocattoli per A.G.E.O.P. Ricerca Onlus”, tenutasi sabato 18 novembre 2017 presso gli spazi della Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO, sono stati raccolti oltre 1450 giocattoli ed offerte in denaro per 2.691,70 euro.
È ancora possibile dare il proprio contributo ad A.G.E.O.P. Ricerca Onlus visitando il sito www.ageop.org. Tanti progetti guidati da un unico obiettivo: che la cura non finisca con la terapia, ma assuma il volto più profondo del “prendersi cura”, in ogni momento.
Caio Chagas, chitarrista e cantautore brasiliano nato a Fortaleza nel 1988, lavora come musicista dall’età di sedici anni. Insieme ad altri musicisti forma il gruppo “Caio Chagas Quintet” e nel 2017 registrano l’album “Comprei um sofá”. Questo progetto musicale nasce dall’incontro tra il cantautore brasiliano ed il saxofonista-produttore reggiano Francesco “Chicco” Montisano. Insieme ad eccellenti musicisti e all’audio engineer Lucio Boiardi realizzano sedici brani originali che, nei testi, nella musica e negli arrangiamenti, raccontano l’immaginario, gli episodi, il vissuto, gli stati d’animo, i sentimenti e le storie dell’autore.
Elizangela Torricelli è nata nel 1994 a Porto Alegre in Brasile ed entra nel mondo della musica fin da giovanissima. Violinista per otto anni, all’età di sedici anni s’innamora del canto. Cantante dei Charlie Shuffle per sei anni, gruppo reggiano funky, vanta collaborazioni con Icarus Ensemble, produzioni a Zagabria ed a Reggio Emilia per la Fondazione Maramotti, ed ha partecipato come coprotagonista all’opera “Haye: Le parole, la notte” di Mauro Montalbetti con regia di Alina Marazzi. Non le è mai è mancato l’amore verso i suoni d’origine e così pure verso il mondo brasiliano, pieno di melodie calde e ritmiche come la bossa nova.
Claudio Tuma (1956), chitarrista salentino, vanta diverse esperienze con artisti e gruppi nel campo della musica pop, jazz, rock, blues e latino americana con particolare dedizione alla musica popular brasileira. Nel 1978 inizia la sua carriera professionale accompagnando in tour Aurelio Fierro, una delle icone dalla canzone napoletana di tutti i tempi. Dal 1978 al 1992 è stato stretto collaboratore del cantautore Franco Simone, che ha seguito nei vari tour e in sala d’incisione, suonando e partecipando agli arrangiamenti di alcune sue produzioni discografiche. Negli anni ’90 fonda, insieme alla cantante Gabriella Beccare, i “Fruta Boa” gruppo di musica brasiliana tutt’ora attivo con il quale pubblica gli album “Reflexo Brasileiro” e “10 Anos”. Nel 1994 collabora con Aida Cooper e nel 1995 partecipa al tour di Giorgia dove ha anche l’opportunità di esibirsi con Dee Dee Bridgewater. In seguito collabora con la blues singer Linda Wensley, la cantante brasiliana Dilene Ferraz, Bruno Lauzi, Mario Biondi, Tony Esposito ed altri nomi del panorama pop jazz nazionale. Ha all’attivo due album con le edizioni Soundiva: “Suonando Contromano” del 2012 e “Left Handed Mood” del 2016.
Durante il concerto, alla Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO, sarà allestita la mostra “ Yesterday, Today, Tomorrow”, esposizione collettiva che, attraverso le opere di tredici autori selezionati, illustra l’uso del colore nella pittura italiana dagli anni ’40 ad oggi. Tre sezioni distinte, ricerche ed espressioni artistiche differenti, proposte eterogenee che, pur nella loro diversità, risultano complementari l’una all’altra.
La parte storica comprende due opere del 1946 di Galliano Mazzon, esposto per la prima volta in Galleria, due tempere su tela e su cartoncino, rispettivamente di Mario Nigro e Carla Accardi, e due opere di Fausto Melotti riferibili agli anni ’70. A completare il gruppo, una tela di Giulio Turcato del 1971, un paesaggio di Carlo Mattioli, caratterizzato da una grande matericità, colori intensi e dipinto al limite della sinestesia, ed un olio su tela del 1988 Piero Dorazio, artista che ha incarnato per una vita la ricerca dell’astrattismo italiano.
La sezione “Today” pone l’attenzione su opere recenti di Enrico Della Torre e Valerio Adami, entrambi nati nella prima metà degli anni ’30. Lavori a sviluppo geometrico di Della Torre accostati a “Looking to the east” di Adami, il cui stile si distingue nell’uso di una materia cromatica in stesure piatte, lisce e continue, all’interno di nette recinzioni nere delimitate dal disegno. Concetto e disegno confluiscono pertanto inscindibilmente nell’impianto artistico-narrativo del quadro suggerendo un forte e sicuro impatto comunicativo ed emotivo. A queste ricerche, si aggiungono un dipinto di Walter Valentini e diversi lavori di Giorgio Griffa, al centro di importanti rassegne italiane ed internazionali. Dell’artista torinese sono esposti, in particolare, due acquerelli su cartoncino e un acrilico su tela di grandi dimensioni.
Aprono, infine, al divenire le sculture da parete di Paola Pezzi, realizzate attraverso il meticoloso assemblaggio di matite colorate, ed un grande paesaggio contemporaneo del 2002 di Andrea Chiesi, “S.P.K. 38”, dipinto in maniera lenta e rigorosa, in cui tempo e memoria si fondono con i concetti di impermanenza e vacuità. |