Indirizzo |
Corso Garibaldi, 4 |
Sede |
Galleria 8,75 Artecontemporanea |
Citta |
Reggio Emilia |
A cura di |
Elisa Borciani |
Tipologia |
Mostra personale |
|
|
Un tono intenso - Luca Giacobbe |
Mostra personale - Da Sabato 22 gennaio 2005 a Giovedi 17 febbraio 2005
|
Luca Giacobbe (Venezia, 1966), le cui opere sono in esposizione alla Galleria 8,75, è un pittore che ha scelto la via dell'astrazione, una strada che permette alla pittura, sublime espressione artistica, di raggiungere una propria sublime verità. La pittura di Giacobbe è astratta perchè porta in primo piano l'immaginazione, la rende protagonista e la visualizza, slegandosi dalle trame del reale. In altre parole, Giacobbe scarnifica il reale, lo libera dalle sue connotazioni visive, lo rende essenziale e irriconoscibile, distante da qualunque collegamento con gli oggetti. Il frutto di tale percorso è rappresentato, da un lato dalla perdita del legame ad un modello da imitare della figurazione, dall'altro dalla conquista di una pittura intellettuale che, grazie all'eliminazione di ogni riferimento reale, all'apparenza, al conoscibile, permette di far emergere la riflessione personale, l'idea, la poesia dell'esistenza. Il quadro dunque si fa portavoce di valori esistenziali, venati di intima riflessività dell'artista, che si rapporta al mondo. La continua astrazione dei soggetti dunque permette di far emergere la visione fuori campo di Giacobbe, che investe nelle tele i significati reconditi del proprio pensiero, come se fossero pagine di un libro da scrivere, dove riversare riflessioni, sogni, rabbie, inevitabili dolori. Tale sentire è reso tangibile, nella fase pittorica, dalla messa in evidenza della struttura semplice e minimale delle cose, per questo paradossalmente più complesse da intendere; la pittura astratta infatti offusca la comprensione per la mancanza dell'immediato, del riconoscibile, dell'ovvio, del bello universalmente riconosciuto, necessita invece di un filo tra mente e cuore che, senza l'aiuto degli allettamenti offerti agli occhi, permetta di penetrare questo fascinoso mondo, guardato in modo inedito. Lo strumento, che consente a Giacobbe di raggiungere tale visione e metterla a disposizione dei pensieri di tutti, è la pittura ad olio su tela; questo mezzo raggiunge la sua perfezione attraverso la combinazione di due elementi basilari, segno e colore. Per quanto riguarda il primo, il segno, risulta essere minimale, quasi ingannatore e ambiguo per il suo criptico modo di svelarci il mondo reale; le forme indecifrabili e i segni impensabili bascono non solo dalla necessità di far emergere significati reconditi e simbolici, ma anche da un brusco viraggio rispetto ai canoni tradizionali e accademici, aggirati per creare modelli propri, fatti di alfabeti essenziali. L'uso del colore poi rappresenta per l'opera di Giacobbe un vero punto nodale. Colore e pennellata sono in stretta relazione con la scelta del segno, al fine di astrarre il visibile. La scomposizione e ricostruzione inedita del reale è resa possibile anche grazie a cromatismi forti, tonalità dense e cariche di riflessi, che si concentrano su ogni tela a gruppi di due, al massimo tre per volta. Il sapiente senso del colore è realizzato grazie ad una pennellata sempre spessa e materica, che contribuisce a distorcere ulteriormente la prospettiva e ad affrontare la percezione del soggetto, il quale tende a perdersi e a confondersi sul fondo del quadro. Segni, linee, colori e materia densa diventano dunque i portavoce di una visione ideale della realtà e di un pensiero dell'artista deragliato da ogni binario d'ovvietà. Luca Giacobbe ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove nel 1988 ha conseguito il Diploma di Scultura e nel 1992 il Diploma di pittura. Ha ottenuto diverse borse e riconoscimenti, oltre alla partecipazione a numerose mostre sia personali sia collettive, realizzate a partire dal 1985. Attualmente vive e lavora a Firenze. (Elisa Borciani) |
|
|
|
Galleria Fotografica |
Luca Giacobbe, Mirabilia, olio su tela, cm 100x110, 1995. |
|
|
|
|
|
|
Luca Giacobbe, Mirabilia, olio su tela, cm 100x110, 1995. |
|
|
Luca Giacobbe, Via di mezzo. Olio su tela cm 50x70, 2001. |
|
|
|
|
|
|
Luca Giacobbe, Via di mezzo. Olio su tela cm 50x70, 2001. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|