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Dall'agorà greca al social networking


Indirizzo
Via dei Due Gobbi, 3
Sede
Ateliers ViaDueGobbiTre
Citta
Reggio Emilia
A cura di
Chiara Serri
Tipologia
Mostra collettiva



Dall'agorà greca al social networking
Mostra collettiva - Da Venerdi 11 maggio 2012 a Domenica 20 maggio 2012 | Ateliers ViaDueGobbiTre | Reggio Emilia

Pietro Bandini
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Pietro Bandini
Naide Bigliardi
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Naide Bigliardi
Alessandra Matia Calò
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Alessandra Matia Calò
Carlo Maestri
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Carlo Maestri
Milla Mariani
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Milla Mariani
Corrado Moscardini
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Corrado Moscardini


In occasione di Fotografia Europea 2012, CSArt - Comunicazione per l'arte presenta il progetto Agorà, allestito presso Ateliers ViaDueGobbiTre (Via dei Due Gobbi, 3 - Reggio Emilia) con opere di Pietro Bandini, Eleonora Bertani, Naide Bigliardi, Alessandra Calò, Mariangela D'Avino, Fabrizio Fontanelli, Carlo Maestri, Milla Mariani e Corrado Moscardini.

Agorà è un progetto fotografico nato dalla collaborazione di nove autori iscritti alla rete di CSArt, studio di comunicazione specializzato in ambito artistico. Una ricerca che vede la partecipazione di artisti selezionati, provenienti dalle provincie di Reggio Emilia e di Parma. Nove fotografi, diversi per esperienze e linguaggio, ma accomunati dal desiderio di essere parte di un progetto condiviso, curato da Chiara Serri a partire dal tema della settima edizione di Fotografia Europea: Vita comune, immagini per la cittadinanza.

Dall'agorà greca al social networking: la ricerca di uno spazio pubblico. Facendo riferimento agli scritti del sociologo polacco Zygmunt Bauman ed in particolare al saggio La solitudine del cittadino globale, i nove autori hanno preso in esame la società contemporanea alla ricerca di nuove forme e modelli di socialità. Scomparsa l'agorà greca, fulcro della vita cittadina e luogo in cui la libertà individuale diventava impegno collettivo, la socialità appare incerta e sfuocata. Come scrive, infatti, Bauman, "Alle glorie della nuova era globale si contrappone la solitudine dell'uomo comune". Quali le possibili vie d'uscita? Quale il rapporto tra il singolo individuo e la collettività? Come costruire una moderna agorà?

Nove progetti interrelati, che prendono in esame la società contemporanea ponendo l'accento su diversi elementi, che vanno dal tema dell'incomunicabilità (Pietro Bandini, Mariangela D'Avino), alla costruzione di nuove identità e connessioni (Eleonora Bertani, Milla Mariani), dall'integrazione (Fabrizio Fontanelli, Corrado Moscardini) all'omologazione (Naide Bigliardi), dal malessere sociale (Alessandra Calò) alla possibilità di ricostruire l'antica agorà (Carlo Maestri).

Pietro Bandini, Silenzio.
Un gruppo di persone, ognuna persa nei propri pensieri. Quel particolare vuoto che si avverte quando tutti si ritraggono e non comunicano con il mondo che li circonda. Il ritratto di una comunità che legge con passione, apprende da internet, si diverte con facebook e comunica tramite sms. In silenzio.
Pietro Bandini (Sala Baganza, 1955) è fotografo ufficiale del Parma Frontiere Festival dal 1996. Tra i fondatori dell'agenzia fotografica Phocus Agency (2004), ha preso parte a numerosi workshop con Pino Ninfa, Roberto Masotti, Herman Leonard, Didier Ferry e Jimmy Katz. Tra le mostre principali, Scatti jazz: la tradizione del nuovo (Santissima Annunziata, Chiostro delle donne, Firenze, 2003), Dentro la musica... ma anche un po' sui lati (Spazio Caldaie, Teatro Due, Parma, 2008) e Trame (CSArt Vetrina, Reggio Emilia, 2011, esposizione inserita nel circuito off di Fotografia Europea). Vive e lavora in provincia di Parma.

Eleonora Bertani, Connessioni liquide.
Una porta in mezzo ad un prato per gettare un ponte tra spazio pubblico e spazio privato. Sulla soglia, una persona che guarda dritto verso l'obiettivo, accompagnata da familiari ed amici. Legami intimi che ogni soggetto ritratto potrà decidere se rivelare o nascondere al pubblico. La fotografia come esito di un'operazione performativa, che attraverso il passa parola porta nuovi individui sul set fotografico, contribuendo alla costruzione di una rete.
Eleonora Bertani (Reggio Emilia, 1976), selezionata tra i finalisti del Premio Internazionale Arte Laguna (2010) e del Premio Celeste (2010), ha vinto il concorso fotografico promosso da Italian Bodypainting Festival (2010). Ha frequentato i corsi organizzati dall'Associazione ReFoto e i workshop promossi da Fondazione Fotografia, partecipando alle precedenti edizioni di Fotografia Europea (2009-2011). Tra le mostre principali, Civis (Chiostri della Ghiara, Reggio Emilia, 2011, esposizione inserita nel circuito on di Fotografia Europea), Collettiva dei Finalisti del 5° Premio Internazionale Arte Laguna (Le Nappe dell'Arsenale, Venezia, 2011) e Collettiva Premio Celeste (Fondazione Brodbeck, Catania, 2010). Vive e lavora a Reggio Emilia.

Naide Bigliardi, Sono. Non sono.
Un uomo cammina solo per strada, incontrando esclusivamente "cose" sole ed abbandonate: le notizie del mattino (carta straccia della sera) ed alcune immagini simbolo della società delle apparenze, in cui l'individuo tende ad omologarsi alla massa, rinunciando alla propria identità per diventare mero numero.
Naide Bigliardi (Reggio Emilia, 1955) è fotografa e pittrice. Ha frequentato numerosi corsi di fotografia, pittura, incisione, disegno dal vero ed acquerello, prendendo parte a tutte le edizioni di Fotografia Europea. Tra le mostre principali, Metafisica del quotidiano (Municipio di Köpenick, Berlino, 2009) e Quel sentirsi a casa (Spazio Vicedomini, Reggio Emilia, 2011, esposizione inserita nel circuito off di Fotografia Europea). Ha partecipato, inoltre, alla tredicesima edizione di Immagina Arte in Fiera (Fiere, Reggio Emilia, 2011). Vive e lavora a Bibbiano.

Alessandra Calò, Interiore.
Un corpo, muta scatola per riporre emozioni, rifugio per antichi conflitti irrisolti. Ambiente fisico e sociale si mescolano, obbligando l'individuo ad adattarsi costantemente, somatizzando un malessere che non può più definirsi personale. Lontane teorie e discipline orientali, cercano di spiegarci come alcuni organi chiave possono compararsi alle macro realtà sociali: cuore-governo, polmoni-giustizia, fegato-guerra, reni- industria, vescica-trasporti
Alessandra Calò (Taranto, 1977), selezionata tra i finalisti dei premi CGIL Opera Fabbrica (2010), Visioni in giallo (2010 e 2011) ed IF Innovation Festival (2010), ha partecipato alle ultime cinque edizioni di Fotografia Europea (2007-2011). Tra le mostre principali, Tra l'immagine e il suono (Officine Musicali del Borgo, Roma, 2009), No Destructive Testing (Il libro antico, Reggio Emilia, 2010) e La nuit de la photographie contemporaine (Place St Sulpice, Parigi, 2011). Vive e lavora a Reggio Emilia.

Mariangela D'Avino, Non ti sento.

A partire dall'assunto di Bauman secondo il quale "Oggi è rimasto poco degli antichi spazi privati/pubblici, ma non se ne intravedono di nuovi idonei a rimpiazzarli" , la fotografa si spinge all'interno di alcuni spazi pubblici, o presunti tali, senza registrare alcun comportamento sociale o forma di comunicazione. Saranno le strade delle zone industriali a diventare le nuove piazze e i nuovi giardini?
Mariangela D'Avino (Bari, 1979), fotografa e disegnatrice, ha partecipato all'ultima edizione di Fotografia Europea con l'esposizione Sorelle d'Italia (Caffè Farini, Reggio Emilia, 2011). Tra le mostre principali, Ritrattistica e foto meccaniche (Club Nove100, Reggio Emilia, 2011), Chiare fresche dolci acque (Palazzo Ducale, Guastalla, 2011) e Fotografia meccanica (Circolo Unicredit, Reggio Emilia, 2011). Vive e lavora a Guastalla.

Fabrizio Fontanelli, Cogito ergo sum?
Ognuno di noi vive le proprie esperienze, individualmente, ma che lo vogliamo o no, siamo comunque influenzati dalle persone che ci circondano. Ci importa l'opinione degli altri o solo l'altrui approvazione? Cosa ci lega, cosa ci unisce? Quante volte ci sentiamo soli in mezzo alla gente? Quante volte, passando accanto a qualcuno, che ci guarda negli occhi, proviamo disagio? Esistiamo perché pensiamo oppure esistiamo proprio nel momento in cui ci relazioniamo con gli altri?
Fabrizio Fontanelli (Reggio Emilia, 1967), selezionato per il Premio Sinestesie (2010), ha seguito i workshop Creatività di Franco Fontana (2010) e L'io dentro di voi di Monica Silva (2011). Fotografo ufficiale degli Offlaga Disco Pax, ha partecipato alle ultime quattro edizioni di Fotografia Europea (2008-2011). Tra le mostre principali, Orogenesi (Bistrot Le storie, Roma, 2009), Dedicato a L. A. de Lavoisier (Galleria Mazzoleni, Milano, 2010) e Terremoto - Premio Sinestesie (Conservatorio di Musica Alfredo Cascella, L'Aquila, 2010). Vive e lavora a Reggio Emilia.

Carlo Maestri, Ricostruire la Cultura.

Nei piccoli paesi di provincia il teatro rappresentava, in passato, un punto di aggregazione per la  cittadinanza. Vi si allestivano, oltre alle rappresentazioni teatrali, anche le assemblee, le mostre, i dibattiti. Era un luogo in cui, per usare le parole di Bauman, il privato diveniva pubblico. Negli ultimi anni abbiamo assistito inermi alla chiusura di questi spazi ricchi di storia e memoria. Nelle fotografie di Carlo Maestri, alcuni privati cittadini, di propria iniziativa, trascorrono parte del loro tempo lavorando insieme per ricostruire l'agorà e la cultura.
Carlo Maestri (Guastalla, 1955) ha seguito i corsi di Fulvio Roiter ed Angelo Cozzi, lavorando come fotografo professionista per trent'anni. Ha preso parte alle ultime quattro edizioni di Fotografia Europea (2008-2011). Tra le mostre principali, Tavole ritrovate (Abbazia di Pomposa, Ferrara, 2003), Fil rouge (Museo d'Arte Moderna Bargellini, Pieve di Cento, 2006) e Punti di vista (Vicolo Corbelli Antiquariato, Reggio Emilia, 2008, esposizione inserita nel circuito off di Fotografia Europea). Vive e lavora a Guastalla.

Milla Mariani, Yellow.
Il grattacielo è simbolo della complessità urbana e sociale, un totem dei villaggi metropolitani della società contemporanea. Sulla facciata infinita ed apparentemente anonima si accende una luce gialla. Poi un'altra. E altre ancora. Il grattacielo si anima, le forme e i colori evidenziano il nascere di un movimento, l'emergere di un'interazione. Dal privato si passa al pubblico, dall'ufficio alla strada, dalla vita privata alle manifestazioni di piazza, che recentemente hanno interessato anche New York, proprio dove si trovano i grattacieli rappresentati nelle immagini.
Milla Mariani (Parma, 1979), fotografa di architetture e spazi urbani, ha preso parte a diverse esposizioni personali e collettive, tra le quali si segnalano Dislivelli (Informagiovani, Parma, 2007), Punto 15 (Palazzo Pigorini, Parma, 2008) e 20Years1Berlin (Istituzione Casa della Musica, Parma, 2009). Vive e lavora  a Parma.

Corrado Moscardini, La valigia dei sogni.

Una figura incappucciata, che non vuole rappresentare una persona in particolare, ma più in generale l'uomo contemporaneo, cammina per le strade della metropoli, portando con sé una valigia di sogni e di speranze. Dopo un primo approccio positivo alla società, diventa maggiormente evidente lo sfasamento temporale (la valigia è di cartone), che si risolve nella fuga da quel caos che compromette ogni possibilità di integrazione.
Corrado Moscardini (Correggio, 1948) ha ottenuto diversi premi e menzioni, sia in Italia che all'estero. Ha preso parte alle ultime quattro edizioni di Fotografia Europea (2008-2011). Tra le mostre principali, Immagini di un tempo sospeso (Torre del Benaco, Verona, 1999), Il mondo degli dei (Reggio Emilia, 2010) e Tracce d'Infinito (Reggio Emilia, 2011), partecipando inoltre alla tredicesima edizione di Immagina Arte in Fiera (Fiere, Reggio Emilia, 2011). Vive e lavora a Reggio Emilia.

Contemporaneamente al progetto Agorà, Ateliers ViaGobbiTre ospitano anche le opere di Michele Grassi, Galileo Rocca, Silvio Zangarini, Roberto Brancolini, Carlo Bonazza, Pietro Millenotti, Alfredo Anceschi, Laura Sassi, Roberto Cifarelli, Scuola Di Fotografia Di Firenze, Giacomo Magnani, Annarita Mantovani.

Inaugurazione: venerdì 11 maggio, ore 18.00-24.00.
Orari: venerdì, sabato e domenica ore 10.00-24.00, domenica 20 maggio ore 10-00-20.00.

Per informazioni: www.csart.it - info@csart.it.
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Galleria Fotografica
Pietro Bandini
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Eleonora Bertani
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Alessandra Calò
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Fabrizio Fontanelli
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Corrado Moscardini
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