Saranno presenti al vernissage, oltre al pittore Carlo Baruffaldi, Augusto Agosta Tota (Fondazione Archivio Antonio Ligabue) e Marzio Dall’Acqua (critico d'arte).
Come si legge nel testo di presentazione,
«Carlo Baruffaldi nasce nel 1934 a Correggioverde, in provincia di Mantova. Come Dorian Grey ha saputo conservare una specie di eterna giovinezza, dopo una vita errabonda che lo ha portato a girare il mondo dipingendo, dispensando fantasia con la leggerezza di un incantatore elegante e sfuggente insieme. Si definisce un narratore dell’eterna fiaba dell’amore. Le sue opere sono poesia fatta colore, musica visiva: un viaggio senza fine e senza ritorno tra pianeti che hanno l’iridescenza dei sogni. Baruffaldi si è mosso nello stesso modo, quasi in solitaria, nell’accostarsi alla pittura, pur frequentando Giorgio de Chirico e considerandolo un costante punto di riferimento e conoscendo personalmente anche Chagall e Mirò. Così ha mantenuto l’inquietudine dello zingaro, sempre pronto a partire con un bagaglio essenziale, disponibile all’avventura e al rischio con un ottimismo di fondo tenace e testardo. Le sue opere sono un specie di eterno sogno, di rinnovato rimpianto di una giovinezza e di primavere eternamente cicliche».
La personale sarà visitabile il sabato e la domenica con orario 10.00-12.30 e 15.30 -19.30. Per informazioni: tel. 335 6237878, tel. 393 6710042,
www.museopiermariarossi.it.