Indirizzo |
Via Massimo D'Azeglio, 45/D |
Sede |
LaZona / Centro Cinema Lino Ventura |
Citta |
Parma |
Tipologia |
Mostra personale |
|
|
Tarkovskij: La forma dell'anima |
Mostra personale - Da Martedi 4 dicembre 2018 a Lunedi 31 dicembre 2018
| LaZona / Centro Cinema Lino Ventura | Parma |
LaZona / Centro Cinema Lino Ventura di Parma presenta, dal 4 al 31 dicembre 2018, Ludmila Kazinkina. Tarkovskij: La forma dell'anima. Un viaggio nel cinema di Andrej Tarkovskij che culminerà lunedì 17 dicembre, alle ore 17.00, con gli interventi di Primo Giroldini, Lorenzo Lasagna, Giovanni Ronda e Francesco Barilli.
Ludmila Kazinkina nasce a Kaluga, dove frequenta la Scuola d'Arte. Si trasferisce prima a Mosca e poi in Italia, risiedendo in diverse città. Attualmente vive e lavora tra Parma e Mosca. Ha preso parte a numerose esposizioni personali e collettive, partecipando anche alla 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Regione Emilia Romagna (Parma, 2011).
«Come Tarkovskij dirige in maniera claustrofobica le scene d'interno - scrive il critico d'arte Chiara Serri - con un ritmo lento ma incessante, prediligendo i silenzi alle parole, così Ludmila Kazinkina, con poche linee ed un grigio ottundente, ha costruito nel tempo uno spazio possibile e allo stesso tempo distorto, sottratto al normale fluire del tempo. Negli ultimi anni la tela si è tuttavia arricchita di nuovi colori - verde, ocra, marrone - e di nuovi spessori, che si affiancano ai toni del grigio, quasi una firma che ha caratterizzato la precedente produzione. Stratificazioni materiche, graffi ed applicazioni che danno vita a "quadri nel quadro", parentesi informali profondamente legate ad una memoria personale e collettiva».
Il talk di lunedì 17 dicembre, ad ingresso libero, prevede gli interventi di Primo Giroldini, Lorenzo Lasagna, Giovanni Ronda e Francesco Barilli dedicati a diversi film di Andrej Tarkovskij.
Primo Giroldini – STALKER Secondo Tarkovskij, la purezza del cinematografo e la sua insostituibile forza non si manifestano nell'incisività delle immagini, ma nel fatto che le immagini esprimono la concretezza e l'irripetibilità di un fatto reale. Cosa si nasconde di reale nella Zona, teatro di un misterioso evento che ha sconvolto tutte le leggi della fisica conosciuta, luogo terribile e desiderabile nel quale gli uomini s’introducono di nascosto a rischio della propria vita? Lì ogni miraggio e ogni falsa speranza sono destinati al fallimento. La sola realtà che vi sopravvive è quella del desiderio non corrotto, che passa dal riconoscimento della propria debolezza e della dipendenza dagli altri uomini, e rispecchia l'autentico significato della vita: l'Amore e il Sacrificio.
Lorenzo Lasagna – SOLARIS Per ironia della sorte, il film che in Occidente venne salutato come “la risposta sovietica a 2001: Odissea nello spazio”, fu tra i più osteggiati dal regime comunista e dalle sue istituzioni culturali. A ben vedere, la cosa non stupisce. In fondo la fantascienza di Tarkovskij è poco più di un pretesto per mettere in scena le grandi domande dell’esistenza: cosa possiamo conoscere, e a quale prezzo? Cos’è la libertà? E l’essere umano, è reale o è un semplice simulacro? Negli abissi del cosmo, anziché la tecnologia e il progresso scientifico, a risuonare sono la voce di Dostoevskij e i corali di Bach, e l’interrogarsi dell’uomo sul senso del proprio essere nel mondo.
Giovanni Ronda – SACRIFICIO Tre anni dopo il successo della pellicola catastrofista The day after, Tarkovskij rivisita il tema della guerra atomica, legandolo al suo percorso di esplorazione dell’interiorità umana. Il ritorno all’uomo, tanto disprezzato dai filosofi moderni, rappresenta per lui l’unica possibilità di riscatto e persino di salvezza dall’annientamento. Esattamente ciò che accade nel viaggio simbolico del protagonista verso la casa di Maria, la sua misteriosa domestica, luogo che costituisce una sorta di ultimo approdo, e nel quale diventa finalmente possibile l’incontro (fisico e spirituale insieme) tra uomo e donna. Sacrificio fu l’ultimo film realizzato da Andrej Tarkosvkij prima della sua prematura morte.
Francesco Barilli – ANDREJ RUBLËV Andrej Rublëv è considerato un “capolavoro ritrovato del cinema Sovietico” anche perché la censura ne aveva impedito la proiezione con l’accusa di essere troppo lungo e violento. Tarkovskij racconta le tappe della crisi e dell’evoluzione artistica di Andrej Rublëv, uno dei maggiori decoratori di icone del quattrocento, alla luce dell’evolversi della situazione storica Russa. Un capolavoro assoluto, un film bellissimo, colto, artistico, ogni inquadratura è un quadro – gli attori, il fango, la pioggia, il freddo, e i dipinti meravigliosi di questo monaco pittore in una Russia medioevale – un film da vedere assolutamente.
LaZona / Centro Cinema Lino Ventura è aperta al pubblico di lunedì e mercoledì ore 9.00-13.30, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 9.00-13.30 e 14.30-19.00. Ingresso libero. |
Tags Ludmila Kazinkina | Primo Giroldini | Lorenzo Lasagna | Giovanni Ronda | Francesco Barilli | Chiara Serri
|
|
|
Galleria Fotografica |
|
Ludmila Kazinkina, Senza titolo, 2018, olio su carta, cm. 25x23 |
|
|
|
|
|
|
Ludmila Kazinkina, Senza titolo, 2018, olio su carta, cm. 25x23 |
|
|
Ludmila Kazinkina, Senza titolo, 2018, olio su carta, cm. 25x23 |
|
|
|
|
|
|
Ludmila Kazinkina, Senza titolo, 2018, olio su carta, cm. 25x23 |
|
|
Ludmila Kazinkina, Le forme dell'anima, 2018, olio su tela, cm. 150x100 |
|
|
|
|
|
|
Ludmila Kazinkina, Le forme dell'anima, 2018, olio su tela, cm. 150x100 |
|
|
Ludmila Kazinkina, Senza titolo, 2018, olio su carta, cm. 25x23 |
|
|
|
|
|
|
Ludmila Kazinkina, Senza titolo, 2018, olio su carta, cm. 25x23 |
|
|
Ludmila Kazinkina, Senza titolo, 2018, olio su carta, cm. 25x23 |
|
|
|
|
|
|
Ludmila Kazinkina, Senza titolo, 2018, olio su carta, cm. 25x23 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|