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Nata nel 1975, Nadia Galbiati si diploma in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano, 1999). La sua ricerca verte sull’analisi dello spazio come materia e forma, attraverso la rilettura delle strutture architettoniche. Per l’artista l’angolo è il primo elemento di un alfabeto di segni atti a rappresentare lo spazio, ed è su questo che articola il suo linguaggio plastico, sempre in relazione al luogo. Scultrice e incisore, le sue ultime mostre personali sono: "Luoghi" (E3 artecontemporanea, Brescia), "Luoghi" (MAM museo Gazoldo degli Ippoliti, Mantova), “Opera Incisa 2007-2014” (Stamperia del Tevere, Roma), “Spazio Costruito” (CityART, Milano), “Logica dell’angolo” (Studio Vanna Casati, Bergamo), “Estetica dell’angolo” (Spazio Arte Pisenallo, Verona). Dal 2015 è rappresentata dalla galleria E3 arte contemporanea di Brescia con cui ha esposto in diverse mostre e fiere d’arte contemporanea, tra cui ArtVerona 2018 (King Kong, Art Project Fair), “Opere per una diversa idea di monumento”, "Analitica anni 70 e nuove proposte" (Brescia), "#NuoviCodici" (Cremona), "Resilienza e subsidenza – Around the backgroup" (Fondazione Orestiadi, Gibellina, TP), "Milano Scultura_Step Art Fair Milano e Forbidden color project". Altre recenti collettive in cui è stata presente sono "Coefficiente spazio" a cura di Simona Bartolena, "Heart" (Spazio Vivo, Vimercate, Milano) e "La bellezza resta" (Binario 7, Monza; Biffi Arte, Piacenza). Nel 2014 si classifica terza alla prima edizione del Premio Giancarlo Sangregorio per la scultura. Ha partecipato a svariati corsi di specializzazione per la lavorazione dei materiali scultorei e per l’approfondimento delle tecniche di grafica d’arte in Italia e in Europa. Nel 2008 è stata Artist in residence presso il Kuzukubo Art Camp di Fujimi, in Giappone. |