| Indirizzo |
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Via XX Settembre, 81 |
| Sede |
| Palazzo Fantini |
| Citta |
| Tredozio (FC) |
| A cura di |
| Isabella Bigazzi |
| Tipologia |
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Mostra collettiva |
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Donne e liberty. Ritratti al femminile agli inzi del '900 |
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Mostra collettiva - Da Venerdi 25 aprile 2014 a Lunedi 30 giugno 2014
Palazzo Fantini | Tredozio (FC)
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Palazzo Fantini di Tredozio (FC) ospita, dal 25 aprile al 30 giugno 2014, la mostra "Donne e liberty. Ritratti al femminile agli inzi del '900", dalle colleizoni della Pinacoteca Comunale di Faenza. L'esposizione è patrocinata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dall'Associazione Dimore Storiche Italiane.
Come si legge nel testo di Isabella Bigazzi, «La scelta di opere per la mostra Donne e Liberty allestita a Tredozio nel Palazzo Fantini, evidenzia non solo alcune interessanti personalità artistiche che seguendo le varie tendenze Liberty operarono nella pittura, grafica e scultura, ma anche documenta un periodo assai complesso nella storia della moda e del gusto. La Signora Dudovich con lo scoiattolo, statuetta in bronzo realizzata da Libero Andreotti circa nel 1908, proveniente dalla Pinacoteca Comunale di Faenza, raffigura Elisa Bucchi, moglie di Marcello Dudovich, raffinata signora, giornalista, esperta di moda, altrimenti nota anche come Elisa Della Castellina, come si firmava. Il braccio teso, sul quale posa la minuscola bestiola, come il capo volto in alto, ornato da un grande cappello che segue le contemporanee tendenze, sembrano dare alla figura una gestualità quasi teatrale. L'abito che s'indovina di tessuto leggero e vaporoso a più strati, realizzato con un modellato mosso memore della cultura impressionista, mette in risalto la vita sottile e i fianchi arrotondati con una linea elegante che si sviluppa ampliandosi nel leggero strascico. Foto di Elisa Bucchi la rappresentano spesso, insieme al marito o da sola con abiti simili e con eleganti cappelli a grande tesa. La Brezza, statua di Ercole Drei si potrebbe dire emblematica della nuova silhouette femminile svelta, agile, modernamente in contrasto con l'opulenza femminile raffigurata spesso nella pittura e scultura degli anni Sessanta/Ottanta dell'Ottocento. Ancora la Signora Elisa Bucchi, è raffigurata da Marcello Dudovich, insieme alla figlia alla porta del Dott. Galli. La moda è cambiata e l'elegante figura femminile indossa un ampio mantello svasato, sopra un abito che seguendo le tendenze della moda lanciata a Parigi da Jeanne Lanvin, si accorcia, lasciando vedere parzialmente le gambe inguainate in nere calze di seta e i piedi calzati in lucide scarpe nere con tacco. Il cappello a berretto ha l'ala formata da piume. La bimba veste una corta gonna che lascia vedere le gambette nude, solo parzialmente coperte da bassi calzettoni e stivaletti. Alla moda piccolo borghese e all'abito di ambito più popolare rimandano invece le opere di Baccarini, che si collocano nei primi anni del Novecento dal 1901 al 1906. La figura di donna vista di spalle, indossa un vestito che rispecchia una moda ancora memore delle ultime tendenze ottocentesche, in versione da casa e quindi modesta. Simile a questo è dal punto di vista della moda, l'abito casalingo della Cugina che fa la calza, con la gonna increspata, il corpetto a maniche ampie e collo alto. Anche la Madre del 1905 vista di profilo con la semplice pettinatura a crocchia, indossa un corpetto a collo chiuso, increspato sul petto, di modello tradizionale, come spesso erano gli abiti che s'indossavano in casa. Le fanciulle de Il gioco sempre di Baccarini nel 1906, vestono abiti semplici, con gonne increspate corte al polpaccio, strette in vita da cintura. La Bambina a Villa Borghese, anch'essa di Baccarini, indossa un corto abito bianco increspato di linea svasata, perfettamente in linea con le immagini di moda infantile che illustrano le riviste di moda del primo Novecento e che rivelano l'appartenenza ad una famiglia borghese di buon livello sociale. Gli altri tre disegni in mostra, non firmati e non datati, documentano le fogge della moda femminile borghese dei primi anni del ‘900. La signora con cappellino, in abito scuro a collo montante, manica ampia, vita sottile e gonna a campana in leggero tessuto a più strati rimanda nella linea all'abito indossato da Elisa Bucchi nella statuetta con lo scoiattolo e denota da parte dell'anonimo artista un'attenzione nella posa simile a quella dei figurini che illustravano le riviste di moda, ma che si ritrova anche nella ritrattistica e nelle scene urbane di vita borghese. In Civetteria la donna dalla silhouette sinuosa marcata dal chiaro e semplice abito alla moda sullo sfondo scuro e anonimo degli uomini che si voltano a guardarla, non è solo simbolo di civetteria, ma nella solitudine di fronte alla vita affrontata a passo svelto, si rivela immagine seducente, e forse pericolosa, di moderna emancipazione».
La mostra è visitabile nei giorni festivi con orario 10.00-13.00 e 15.00-18.00. Per informazioni: tel. 051 330095, www.palazzofantini.net.
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Tags
Palazzo Fantini di Tredozio | Donne e liberty
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| Galleria Fotografica |
| D. Baccarini, La cugina che fa la calza, 1905 |
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| D. Baccarini, La cugina che fa la calza, 1905 |
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| D. Baccarini, La madre, 1901 |
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| D. Baccarini, La madre, 1901 |
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| D Baccarini, fanciulla a Villa Borghese, 1904 |
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| D Baccarini, fanciulla a Villa Borghese, 1904 |
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| D. Baccarini, Signora con cappellino, 1906 |
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| D. Baccarini, Signora con cappellino, 1906 |
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| L. Andreotti, Signora Dudovich con lo scoiattolo |
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| L. Andreotti, Signora Dudovich con lo scoiattolo |
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