Ventitré i finalisti del concorso Contaminazioni identitarie. Uno spaccato sull’identità contemporanea e sulle sue trasformazioni, tradotto dagli artisti mediante una sensibile e personale visione.

Le costanti e perpetue contaminazioni culturali, linguistiche ed educative l’hanno resa il simbolo di un continuo confronto: è l’identità, cui Circuiti Dinamici dal 18 aprile al 7 maggio 2016 dedica la mostra collettiva "Contaminazioni identitarie", a cura di Lorenzo Argentino e Sonia Patrizia Catena.

Questa mostra presenta le opere di ventitré tra artisti, poeti e fotografi in un percorso che coinvolge il pubblico in una riflessione sull’universo umano, attraverso una molteplicità di linguaggi ed espressioni, offrendo uno spaccato sull’identità e l’esistenza. Artisti che hanno tradotto con il loro lavoro tutte le possibili esperienze e trasformazioni, costruendo una mappatura del cambiamento.

Il concetto di identità si riferisce alla percezione che ogni individuo ha di sé stesso, della propria consapevolezza di esistere come persona in relazione con altri individui con cui costruisce una comunità, o l’illusione della stessa, per proteggersi dall’esterno, dal diverso. Una comunità fatta di elementi culturali condivisi che si imprimono sul nostro io, come segni che danno un valore al nostro essere unici. L’identità ha una relazione molto stretta con il concetto di corpo, inteso come luogo di mutazione identitaria, che può modificarsi mediante travestimenti, trucchi, maschere, operazioni e manipolazioni dell’immagine.
La mostra Contaminazioni identitarie ha, dunque, il fine di indagare l'identità e la contaminazione che subisce il nostro io nella società contemporanea, caratterizzata da corpi e identità fluide, trasformate, elaborate, in cui i ruoli si incrociano e si scambiano continuamente. Mescolare e ricreare un ordine diverso, rispettoso delle specificità, che trovi linfa nuova e si arricchisca in un contatto trasversale e multidisciplinare. Un’emulsione, più che una fusione, in cui si leghino ingredienti separati senza dissolversi del tutto.

In mostra: Amado Josè Alexander, Argentino Anna, Baldecchi Rossella, Besia Antonella, Casali Paola, Cistaro Carlo, Dente Daniela, Direnzo Raffaella Maria Barbara, Fasso Damiano, Gamiddo Miriana, Lasalandra Francesco, Librici Pietro, Molinari Mauro, Montesano Federico, Mori Annalisa, Najafi Saba, PI&CI Paola Piatti & Cecilia Bossi, Poduti Riganelli Daniela, Prestigiacomo Anna, Rotundo Lucia, Sarchini Donatella, Vasile Luciana, Zorzi Paola.

Annalisa Mori partecipa all'esposizione con il dipinto "Colours of nature" (2015). «Nell'opera "Colours of nature" - spiega l'artista - si evidenzia l'aspetto dell'identità e diversità umana. Il soggetto del quadro, in posizione fetale, viene influenzato e contaminato nel suo evolversi come essere umano e al contempo sociale, dal suo habitat di origine. Nel quadro l'habitat è concettualizzato, definito unicamente estrapolando i colori della natura. Quella natura che nella sua biodiversità, influenza la crescita, la cultura, la vita dell'uomo e quindi la sua identità».

Per informazioni: Circuiti Dinamici (Via Giovanola 19/21, Milano, www.circuitidinamici.it, circuiti.arte@gmail.com).
Opening: 18 aprile 2016, ore 18.00. La mostra resterà aperta fino al 7 maggio 2016. Orari: da giovedì a sabato ore 17.00-19.00.