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Giamprimo Bertoni si forma come architetto al Politecnico di Milano. Esercita la libera professione a Reggio Emilia, principalmente nel settore delle costruzioni e del design di arredi. L’attività professionale trentennale gli ha consentito negli anni di acquisire conoscenze sull’uso dei materiali, utilizzati per la realizzazione di complementi di arredo e particolari strutturali. Si è dedicato principalmente a realizzazioni di arredi e complementi, utilizzando la lamiera di ferro non decapata, lasciata al naturale, con i viraggi di colore peculiari del processo di laminazione. Negli ultimi anni ha trasfuso queste conoscenze nella realizzazione di sculture di vario formato in cui il materiale viene plasmato con intagli e assemblaggi per dare vita a dei chiaroscuri, che vogliono porsi nello spazio con significati autonomi, senza citazioni alcune, con il semplice risultato di volere attrarre l’occhio e il pensiero. Ha esposto le sue opere alla Galleria 1.1_ZenoneContemporanea di Reggio Emilia nell'ambito delle mostre personali "Strappi" (2011) ed "Infinite possibilità" (2013), utilizzando lo pseudonimo di Ruggero Lanzi. Ha firmato per la prima volta le sue opere con il nome di battesimo nella collettiva "Trame e Colori. Intrecci tra Arte e Maglieria" (Appartamento inferiore di Palazzo dei Pio, Carpi, Modena, 2015). Oltre a sculture di piccolo formato, alcune definite “sculture da tasca” realizzate in acciaio, anche per il piacere tattile di portarsi l’oggetto in tasca, nella sua produzione sono presenti sculture da tavolo di medio – piccolo formato ed altre da terra ad altezza d’uomo. Attualmente sta lavorando su esemplari di maggiori dimensioni da collocare in spazi aperti. |