Sabato 11 marzo, alle ore 17.30, presso la Fondazione POMA Liberatutti di Pescia (PT), si terrà la presentazione del catalogo della mostra "Pehhia. E la grande onda" di Claudio Gaddini, aperta gratuitamente al pubblico fino al 26 marzo. Interverranno il presidente della Fondazione Paolo Trinci, la curatrice del catalogo Marta Convalle e l'artista Claudio Gaddini.
Il volume, edito da Fondazione POMA Liberatutti nella collana "PomArte", è bilingue italiano/inglese e si compone di 64 pagine. La parte iniziale è dedicata all'approfondimento, con i testi di Paolo Trinci, Marta Convalle e Chiara Serri (curatrice della mostra). La seconda parte è riservata, invece, alle opere, il cui ordinamento rispecchia la sequenza dell'esposizione.
«Il catalogo - spiega Marta Convalle - mantiene il legame opera-contesto, caratteristica fondamentale del progetto espositivo di Gaddini, alternando alle foto delle singole opere le installation views; inoltre l'impaginazione, snella e dai toni neutri, rispetta il minimalismo di Gaddini, trovando risonanza nelle opere e nella mostra».
La ricerca di Claudio Gaddini, artista lucchese classe 1973, è di matrice astratta e informale. Eliminando tutto ciò che percepisce come non essenziale, l'artista ha la possibilità di sondare in profondità la forma, lo spazio, la materia e, nelle ultime opere, anche il colore. Nel suo lavoro, tuttavia, il rigore dei linguaggi astratti, viene piegato al sentimento della natura, evidenziando un forte legame con il presente e con tematiche di estrema attualità, come l'ecologia, l'ambiente e il cambiamento climatico.
Il percorso espositivo, che si sviluppa al primo piano della Fondazione, comprende una ventina di opere inedite, tutte realizzate dal 2019 al 2022. L'allestimento è governato da un movimento leggermente ondulatorio che trova giustificazione nel titolo della mostra - "Pehhia. E la grande onda" - scelto dall'artista in omaggio alla città di Pescia (pehhia nella toponomastica longobarda è l'equivalente di fiume) e al suo legame con l'acqua, che tutto ricopre, purifica e trasforma.
Le opere a parete afferiscono a due diversi cicli: "Human Geographies" e "Carpets", accomunati dall'uso del reticolato di polietilene, uno scarto di lavorazione industriale, duttile e translucido. Come nelle opere della precedente produzione di Gaddini, anche nei lavori più recenti la materia plastica dialoga con l'elemento naturale - una piccola pietra, un legnetto di recupero - alla ricerca di nuovi possibili equilibri per salvaguardare un paesaggio che si sta via via disgregando.
La mostra si completa con la grande installazione site-specific intitolata "In golena tra disastri, tesori e coriandoli", che si sviluppa lungo la parete principale della Fondazione, dal piano terrà al ballatoio del piano superiore.
L'esposizione è visitabile fino al 26 marzo, da mercoledì a sabato ore 10.00-12.30 e 15.30-22.00, domenica ore 10.00-12.30 e 17.30-22.00. La partecipazione all'evento di sabato 11 marzo è libera e gratuita; non è richiesta la prenotazione. Il catalogo della mostra è acquistabile direttamente in Fondazione oppure contattando la segreteria al numero +39 0572 1770011. Per informazioni: www.pomaliberatutti.it. |