Indirizzo |
Via Trieste, 2/m |
Sede |
SpazioArte Prospettiva16 |
Citta |
Boretto (RE) |
A cura di |
Marco Cagnolati |
Tipologia |
Mostra personale |
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Enigmi Umani - Marco Catellani |
Mostra personale - Da Sabato 14 aprile 2018 a Domenica 29 aprile 2018
| SpazioArte Prospettiva16 | Boretto (RE)
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SpazioArte Prospettiva16 di Boretto (RE) presenta, dal 14 al 29 aprile 2018, "Enigmi Umani", mostra personale di Marco Catellani. Esposizione promossa dall'Associazione Boretto Arte e Cultura con il patrocinio del Comune di Boretto. Presentazione di Marco Cagnolati. Durante il vernissage verranno recitate dall'attore Luca Menozzi alcune liriche di Elena Piccinini.
Si legge nel testo di Marco Cagnolati: «Scoperto dal gallerista Gino Di Frenna, Catellani entra nell'immaginario artistico collettivo con potenza visiva ed evocativa di derivazione Pop. Una serie di binari, con all'interno delle barrette, eseguiti con precisissime linee nere su fondo bianco, assurti ad elemento compositivo delle opere, caratterizza il modus operandi di Marco Catellani in arte. Partendo dall'analisi del rigore nel segno, giunge alla grande orchestrazione del segno-colore. [...] I personaggi etnici urbani, che popolano le sue tele, vengono realizzati mantenendo il carattere e lo stile distintivo che rende le sue opere riconoscibili all'istante visivo. Le figure, create da Catellani, non rimangono fissate in una forma: esse infatti mutano quando sono riferite a dipinti di autori storicizzati. La ripetizione delle immagini bidimensionali, schierate con l’effetto strobo, e dei soggetti umanoidi pregni di significati di assoluta attualità, collocano l’artista nell'arte contemporanea di elevata qualità. Le sembianze umane, pur sembrando, per la meticolosità dell’esecuzione, eseguite al computer, sono in realtà il frutto della sua abilità tecnico-manuale. Le opere, da lui create, trasmettono il vuoto interiore dei soggetti raffigurati e la loro mancanza di personalità causata dall'attuale inutilità del pensiero individuale. Marco non lascia nulla al caso: le simmetrie, studiate nelle composizioni calibrate dal ritmo incessante, sono applicate, con uno stile innovativo, ad una moltitudine di replicate antropomorfe “donne meccaniche” e “uomini robot” senza vita, dove il nero domina anche nei forti contrasti cromatici e danno sensazioni di ingranaggi metallici finalizzati a far funzionare un’umanità traslata: nuovi totem, droni umani, intelligenze artificiali e vita elettronica, in ambienti asfittici. All'interno dei suoi dipinti, prolifera e si sviluppa la costante necessità dell’artista di lavorare sul negativo-positivo, nelle sue più svariate interpretazioni, per scoprire legami che uniscono i luoghi e i tempi. Le combinazioni grafiche, che sono impiegate per descrivere lo spazio, sono un campo pulsante di relazioni tra design e altre forze visive: esse ricostruiscono in modo attento e puntuale il percorso artistico. Quella di Catellani è una figurazione in buona parte impostata sull'arcaismo dei valori plastici e sulla poetica dell’immobilità. I personaggi appaiono come fissi e allucinati, con lo sguardo assente, al limite tra fisico e metafisico: lo specchio di ciò che siamo o di dove stiamo andando. In Arte, come in Marco Catellani, il significante è il significato ».
Marco Catellani nasce nel 1951 a Cavriago (RE). Si diploma all'istituto d'Arte "G. Chierici" di Reggio Emilia, sezione ceramica, seguendo i corsi di Vivaldo Fornaciari, Giannino Tamagnini, Gigi Ferretti. Il suo interesse si concentra successivamente sulla pittura, che porta avanti parallelamente all'attività professionale, prendendo parte a mostre personali e collettive. Dal 2006 si dedica esclusivamente alla ricerca artistica. Il suo lungo percorso di studio passa dai temi classici come la natura morta, il paesaggio, il ritratto, alle esperienze dell'Espressionismo tedesco e delle Avanguardie storiche, a incursioni nel campo dell'Astrazione, fino ad approdare alla Pop Art. È qui che si sviluppa l'attuale percorso artistico, caratterizzato da una doppia linea nera che conchiude tagli perpendicolari e dà corpo a figure stilizzate che rendono il suo lavoro immediatamente riconoscibile.
La mostra, che verrà inaugurata sabato 14 aprile alle ore 17.30, sarà visitabile fino al 29 aprile 2018, sabato ore 16.00-19.00, domenica e festivi ore 10.00-12.00 e 16.00-19.00. Ingresso libero. Catalogo con approfondimenti di Vittorio Sgarbi, Luca Nannipieri e Marco Cagnolati disponibile in galleria.
Per informazioni: tel. 333 8494623 (Gian Luca Nizzoli), 335 8376777 (Antonio Artoni), 348 4428586 (Ettore Alberani), 0522 964234 (Henry Guatteri), 333 7991056 (Sara Giuberti), 339 6016043 (Domenico Bergamini), prospettiva16@virgilio.it, www.facebook.com/prospettiva16. Mappa: https://goo.gl/maps/JuPM4Pk1Q4L2.
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Tags SpazioArte Prospetiva16 | Boretto | Marco Catellani | Marco Cagnolati |
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Galleria Fotografica |
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Marco Catellani, Solo il primo è rosso, 2016, cm. 120x100 |
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Marco Catellani, Solo il primo è rosso, 2016, cm. 120x100 |
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Marco Catellani, Danza della pioggia, 2017, cm. 120x100 |
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Marco Catellani, Danza della pioggia, 2017, cm. 120x100 |
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Marco Catellani, Bagnanti riflesse, 2018, cm. 120x100 |
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Marco Catellani, Bagnanti riflesse, 2018, cm. 120x100 |
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Marco Catellani, Rosso incompleto, 2018, cm. 70x50 |
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Marco Catellani, Rosso incompleto, 2018, cm. 70x50 |
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