Per il mese di Novembre, la Galleria 8,75 Artecontemporanea presenta la mostra personale della pittrice Giovanna Magnani che, a vederla e conoscerla di persona, è tale quale alle sue piccole e fragili creature, posate sulle tela con leggerezza e fantasia.

Bambole soffici come la neve che levitano in aria, rapite su una nuvola di colore, acerbe post-adolescenti dallo sguardo limpido e senza alcuna malizia, che ci trasportano con forza, quasi inconsapevolmente, nel loro mondo di luci e di ombre.
Apparentemente uguali nei tratti, ma in realtà così diverse, le sue giovani donne sono portatrici, a guisa di ammalianti sirene, di sentimenti sussurrati, dai quali non traspare mai una drammaticità esasperata, bensì un che di sentimento struggente. Figure che hanno già varcato la soglia del dolore, nascoste dietro una serenità apparente dei visi.

Un mondo di sogno, le cui fatine, uscendo dal periodo dell'innocenza, si soffermano a scrutarlo con occhi attenti e vigili. Sogno che è spesso, a volte più forte della realtà. Ne sono particolarmente convinti i poeti e, a quanto pare, la nostra brava e sensibile artista, Giovanna Magnani.

Leggi il testo critico di Chiara Serri.