1.1_ZENONEcontemporanea di Reggio Emilia presenta, in occasione di "Fotografia Europea", dal 6 al 27 maggio 2017, "Through the door of Jupiter", mostra personale di E
manuele Sferruzza Moszkowicz. Inaugurazione: sabato 6 maggio, ore 17.00.
Da circa quattro anni l'artista reggiano lavora a una difficile ricerca articolata in tre fasi denominate, nel loro insieme, Unknown Instructors. Hacking Biometrics, Light Vessels e Nursehult sono i cardini su cui ha basato il proprio personale e radicale approccio all'astratto. Sferruzza Moszkowicz ha lavorato su dipinti del passato, talvolta relegati alla storia dell’arte, impiegandoli come test per sperimentare come il loro “codice sorgente” possa essere ancora vitale, perseguendo uno scopo che lui stesso dice “ancora molto lontano dal realizzarsi, a cui ci si avvicina gradualmente alternando test e studio”. Ognuna di queste fasi ha portato alla luce un linguaggio proprio che l’artista elabora continuamente per approfondirlo e, soprattutto, verificarlo.
All'interno di questo spazio troviamo descritti quei passaggi di verifica che nascono, nel caso di questa esposizione, da un importante dipinto del Correggio a cui sono applicate rotazioni laceranti, con l’obiettivo di incarnarlo per acquisirne il profondo potere specifico. Interesse principale è qui appropriarsi di un elemento puntuale del quadro, Giove, utilizzandolo come mezzo attraverso cui spostarsi nelle tre dimensioni.
L’esposizione proposta nello spazio fisico della galleria da 1.1_ZENONE contemporanea è la prima parte di due fasi. Se infatti questa presenta la costruzione delle redini per controllare il Giove tramutatosi in nuvola, quello che accadrà durante il mese di maggio sarà fuori dalle sue mura. La mostra infatti si sposterà al di fuori, producendo materiale fotografico in quella che potrebbe essere chiamata “opera pubblica mobile in test di atterraggio”, attorno al quartiere popolare della Rosta. Il quartiere di Sferruzza. Ammettiamolo, a Reggio “il quartiere”.
Appropriarsi delle capacità di un Dio greco dipinto da un artista del nostro territorio quattrocentottantacinque anni fa e impiegarlo pretestuosamente per trasportarsi in un altra dimensione spazio è certamente un concetto che può sorprendere e forse anche divertire, ma anche questa è oggi la poetica dell’arte contemporanea, un linguaggio vivo, ricco ed infinito che può portare ad immaginare realizzazioni imprevedibili e sorprendenti.
Emanuele Sferruzza Moszkowicz, aka Hu-Be, è un artista di 34 anni, nato a Reggio Emilia, da madre francese e padre italiano. Lavora alternando le fasi della ricerca in studio di Unknown Instructors, sua pratica spirituale ed artistica, e la performance a tempo di disegno Scribblitti, nella quale in maniera interdisciplinare il suo linguaggio trova una diffusa verifica relazionale. Le sue esperienze fondamentali si sono consolidate prevalentemente all'estero, così le sue mostre: Taiwan, Paesi Bassi, Stati Uniti, Francia, Spagna, Lettonia, Belgio.
In questa esposizione di Reggio Emilia l'artista si avvale di una collaborazione importante con Samuel Pietri per lo sviluppo di un video di presentazione che racconta come si sviluppa la rotazione dell'opera del Correggio in esame. Il duo di amici ed artisti visivi si è formato recentemente nell'ambito delle ricerche comuni sviluppate da Samuel con un approccio scientifico e da Emanuele con il progetto di Hacking Biometrics.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 27 maggio 2017, sabato e domenica ore 18.00-20.00. Sabato 27 maggio, ore 18.00, finissage della personale di Emanuele Sferruzza Moszkowicz. In galleria, l'"atterraggio" del Dio Giove, con una realizzazione trasversale rispetto alle differenti poetiche della contemporaneità, un momento performativo che chiuderà il ciclo di "Through the door of Jupiter".
Per informazioni: tel. 335 8034053, tel. 389 0562691,
www.zenonecontmporanea.it,
simonini@zenonecontemporanea.it.