La Galleria San Francesco di Reggio Emilia presenta, dal 30 aprile al 5 giugno 2016, "Il tempo della strada", doppia personale di Marco Borciani e Massimiliano Cammellini inserita nel circuito Off di "Fotografia Europea".
«Una descrizione di paesaggio, essendo carica di temporalità, è sempre un racconto». Così scriveva Italo Calvino nel passo utilizzato a prefazione di “Esplorazioni sulla Via Emilia. Scritture nel paesaggio”, il volume di racconti di autori vari pubblicato, unitamente al catalogo, nella omonima mostra del 1986 a cui è dedicata l'edizione 2016 di "Fotografia Europea". Tra questi "Nero&Bianco“ di Corrado Costa, a cui si è liberamente ispirata "Il tempo della strada", l'esposizione ospitata presso la Galleria San Francesco di Via Bardi, 4, con opere di Marco Borciani (Reggio Emiliia, 1977) e Massimiliano Camellini (Venezia, 1964). Artisti tra loro molto diversi per età, nascita e formazione offriranno allo spettatore attento una ben definita e autonoma interpretazione di questa nostra lunga strada. Filo conduttore della mostra è la visione del mondo attraverso riflessi quadrettati: finestre di edifici e vedute sulla via per Marco Borciani; finestrini dei tram milanesi per Massimiliano Camellini; immagini dirette e documentative della realtà e, a fianco, il loro riflesso; persone inserite in finestrini-cornice ovvero solo immaginate nell'atto di guardare, dietro la finestra, il fotografo che fotografa. Altro motivo di amalgama è il trascorrere del tempo, il tempo della strada appunto: come il transitare o l'attraversare o, ancora, il veder passare, diano un diverso sguardo sulla medesima situazione, in quanto il fattore temporale svolge e articola il racconto e “... il sentimento di immobilità è fuori posto, perché... quella (l'immobilità) è un'inutile inconcludenza, perché da queste parti quasi tutti rispettano solo le macchine e hanno solo pensieri di macchine" (Gianni Celati, ”Condizioni di luce sulla Via Emilia”, testo citato). Visioni impressioniste Camellini, surreali e magrittiane Borciani. Camellini, pragmatico, dà un ruolo di primo piano ai viaggiatori, ed ai loro pensieri, fissati e storicizzati dallo scatto; Borciani, sognante, crea quella inconsapevole telenovela della vita, aperta a quei differenti colpi di scena, che sarebbe stata molto apprezzata dal grande Hitch. Due artisti molto diversi, sebbene chiamati ad interpretare il medesimo soggetto, perchè “...chi viaggia trova la strada già fatta, ma chi fa il percorso, il percorso se lo deve fare da solo.“ (Corrado Costa, ”Nero&Bianco", testo citato).
Due artisti a confronto anche per Arte e Poesia, appuntamento mensile di lettura poesie ispirate alla mostra in corso, in programma il 21 maggio, alle ore 17.00: Giovanni Laurent Cossu (Aosta, 1953) e Claudio Bedocchi (Reggio Emilia, 1963). Lo sguardo di due poeti e intellettuali impegnati a leggere e interpretare l'evoluzione del nostro territorio emiliano: Cossu, da cittadino di adozione elettiva, innamorato della nuova terra su cui ha deciso di vivere; Bedocchi, con amore di figlio, mosso dai sentimenti di rimpianto verso una civiltà che si sgretola e si trasforma in un incerto futuro.
L'esposizione, che sarà inaugurata sabato 30 aprile alle ore 17.00, sarà visitabile fino al 5 giugno 2016, tutti i pomeriggi ore 16.00-19.30, escluso lunedì e giovedì; i giorni 6, 7 e 8 maggio dalle 10.30 alle 23.00. Per informazioni: www.galleriasanfrancesco.com.