Il progetto nasce dall'incontro di sette artiste donne che narrano storie intessute di fatiche e ricerca, di approfondimenti e di distacchi, di accadimenti e di ritorni. I luoghi della narrazione sono luoghi "altri" così da moltiplicare il piacere dello svelamento che si intreccia con il desiderio di conoscere e di farsi ascoltare.
Scrive Pina Tromellini, «È possibile reinventare un cammino artistico, al di là delle istituzioni tradizionali se si creano obiettivi forti e provocatori all’interno di professionalità codificate nel tempo. La Cultura ha bisogno di rompere alcuni schemi per riacquistare quella forza di cui parlava Maurice Béjart quando sottolineava che l’arte deve vivere nelle strade, nelle case e nella vita. La creatività appartiene all’umano e deve riemergere nella quotidianità. Al cospetto di un’opera, chi ne fruisce si trova di fronte ad un mistero: tante sono le domande che ne scaturiscono (oppure neppure una in quanto l’arte si consuma in grande silenzio). Che cosa ha voluto dire l’artista? Quali pensieri l’hanno condotto a tale risultato? Quali i maestri, quale contesto sottendono all’opera? Raccontare e raccontarsi costituisce per un artista un valore aggiunto che colloca il suo lavoro in una dimensione umana e comunicativa».
Laura Matano e Sabrina Rigoni hanno scelto di usare per la loro performance di danza alcune opere dell’artista Antonella De Nisco. L’installazione "Riposatoi d'Italia" e l'opera "Ascolti" si trasformano in “oggetti di scena”, capaci di creare fruizioni emotive e spaziali sul tema dell’incontro/scambio.
Laura Matano si forma a Bologna presso il “Centro Studi Danza Moderna-Chorea” di Nicoletta Sacco. Si perfeziona con danzatori e coreografi quali Carolyn Carson, Dominique Mercy, Susanne Linke, Michele Abbondanza ed altri. Nel 2013 viene selezionata per partecipare a “College in danza” nel corso della Biennale di Venezia sotto la direzione artistica di Virgilio Sieni. Dal 2013 è danzatrice della Compagnia LTD di Reggio Emilia con cui partecipa a svariati Festival nazionali e internazionali.
Sabrina Rigoni, dopo un percorso nello studio della danza moderna e jazz, nel 2006 si avvicina alla danza contemporanea con Sara Giurin, allieva del coreografo Alex Atzewi. Nel 2009 accede al triennio di alta formazione professionale di Roma. Studia con insegnanti di prestigio quali Cristina Amodio, Mauro Astolfi, Michele Merola, Marina Mascarelli ed altri. Come danzatrice e performer lavora in diverse produzioni.
Ospiti dei successivi incontri saranno Veronica Borghi (BioAgriturismo, Podere Acquechiare, Reggio Emilia, 23 aprile 2016, ore 17.00), Barbara Giavelli (Villa Arnò, Albinea, Reggio Emilia, 28 maggio 2016, ore 17.00), Silvia Ghirelli (Casa del Salice, Mulino delle Strette, La Vecchia, Reggio Emilia, 25 giugno 2016, ore 17.00). Report fotografico della rassegna a cura di Alfredo Anceschi.
L'accesso agli incontri è su invito. Per informazioni: cell. 348 7245795,
pina.tromellini@libero.it.